Pronti per il Busoni
Scelti i candidati per il 2017
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Daniele Paolillo, Giorgio Trione Bartoli, Leonora Armellini (nella foto), Maddalena Giacopuzzi, Stefano Andreatta: sono 5 i giovani pianisti italiani che hanno superato le preselezioni del 61° Concorso Pianistico Internazionale “Busoni”. La giuria, presieduta da Katherine Chi (CA) e formata da Olivier Cazal (FR), Ivan Drenikov (BG), Ingrid Fliter (RA), Hideyo Harada (J), Francesco Libetta (I) e Yuri Zilberman (UA) ha reso noti i nomi dei 27 candidati che accedono alle fasi finali e che si contenderanno il prestigioso premio esattamente tra un anno.
Cambiano le regole, per lo storico concorso, che cerca ad ogni edizione di rinnovarsi per non perdere quella freschezza che stia al passo con i tempi e che ancora conquisti, anno dopo anno, l'attenzione di così tanti giovani pianisti. Nelle finali del 2017 salta la prima prova con l'orchestra riservata ai concerti mozartiani – già accadde nel 2011 per dare spazio a Liszt nell'anniversario della nascita – e viene introdotta una prova cameristica col Quintetto (Schumann, Brahms, Franck, Dvorák, Shostakovich). Viene riscritta anche la rosa di concerti che possono essere scelti per la finalissima. Oltre a comprendere, ovviamente, quelli di Mozart così recuperati dalla precedente finale, introduce quello di Scriabin e cambia quelli di Prokofiev, eliminando il Terzo che era stato scelto da ben 10 concorrenti su 26 nella passata edizione! Torna Rachmaninov, ma non nei mitici Rach 2 e Rach 3, bensì con il Quarto Concerto e le Variazioni Rapsodia su un tema di Paganini op. 43. Torna per la 61° edizione anche il mitico Primo di Tchaikovsky.
A breve verrà inoltre indicate l'elenco delle opere contemporanee tra le quali i concorrenti dovranno scegliere per il brano obbligatorio della finale solistica.
Bella sfida, quella preparata ogni anno dal direttore artistico Peter Paul Kainrath, che allarga i repertori di chi suona ed educa il gusto di chi ascolta.
M.C.
M.C.
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