Placido si scusa

Un sindacato americano conferma le accuse al cantante spagnolo, che si assume le responsabilità di quanto accaduto 

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Placido Domingo (Foto Brescia Amisano)
Placido Domingo (Foto Brescia Amisano)

Qualche mese fa le accuse di molestie sessuali al grande cantante spagnolo avevano diviso il mondo della lirica: da una parte il bando nei paesi anglosassoni, Stati Uniti e Regno Unito in testa, e dall’altra l’Europa continentale, che lo aveva accolto in un abbraccio e confermato tutti gli impegni già programmati. A dire il vero, Domingo non ha mai negato le accuse, sostenendo, al contrario, di aver ritenuto consensuali i rapporti con le sue accusatrici. 

È di qualche giorno fa il risultato di un’indagine del sindacato lirico statunitense AGMA che sostanzialmente conferma le accuse contro il cantante. Il rapporto di una società di investigazione privata incaricata dall’AGMA di far luce sui vari casi denunciati ha concluso che “il Signor Domingo è risultato responsabile di atti inappropriati che vanno dal flirt alle avance sessuali.” Tali casi sarebbero avvenuti all’epoca in cui Domingo ricopriva incarichi dirigenziali alla National Opera di Washington D.C. e alla Los Angeles Opera. Come in casi analoghi, molte delle accusatrici si sarebbero astenute dal denunciare i fatti all’epoca nel timore di ritorsioni e dei possibili danni alle loro carriere. In merito a tali sviluppi, nell’assumersi la piena responsabilità di quanto accaduto Domingo ha dichiarato: “Sono veramente dispiaciuto per il dolore che ho causato. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni”, aggiungendo di rispettare il fatto che le sue accusatrici si siano sentite in condizione di parlare dei fatti soltanto ora. 

Mentre risulta difficile a questo punto che il bando delle maggior istituzioni liriche americane venga rimosso (Metropolitan Opera, da dove era stato sospeso lo scorso settembre, e Los Angeles Opera in testa), restano confermati gli impegni in Europa soprattutto al Festival di Salisburgo, all’Opera di Vienna e al Donizetti Opera Festival di Bergamo, dove è molto atteso il debutto nel Belisario nel prossimo novembre. Situazione più delicata in Germania, dove la sua recente apparizione alla Staatsoper di Berlino come Germont in una Traviata aveva provocato le vivaci proteste delle rappresentanti dell’associazione Pro-Quote Bühne che si batte per una parità di trattamento delle donne nei teatri tedeschi. 

 

 

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