Ottobre con una locandiera, un vegano e tanto altro ad Ascoli Piceno
Si apre il 6 ottobre con due operine tascabili il festival Nuovi Spazi Musicali
È giunto alla quarantunesima edizione il festival “Nuovi Spazi Musicali” di Ascoli Piceno, di cui fin dal 1978 è direttore artistico Ada Gentile. È un festival piccolo, se paragonato a certi giganti che hanno ben altre risorse finanziarie, ma ha i suoi quarti di nobiltà: è infatti membro dell’ECPNM-European Conference of Promoters of New Music (un’istituzione con sede ad Amsterdam), ha il patrocinio del Ministero degli Esteri e in due occasioni ha ricevuto la “Medaglia del Presidente della Repubblica”. L’edizione 2020 si svolgerà dal 6 al 22 ottobre e si articolerà in cinque eventi, tra cui ha particolare rilievo quello inaugurale dedicato come ogni anno a due operine tascabili, che quest’anno sono state commissionate a Cosimo Colazzo e Domenico Turi. Il primo ha composto La locandiera, Musicape ed il giovin signore su testo di Giuliana Adamo, mentre il secondo ha scritto Non è un paese per Veggy - Glueten Free su libretto di Federico Capitoni, versione ampiamente rivista – tanto che si può definirla totalmente nuova – di una loro precedente opera, andata in scena con un titolo simile a Roma nel 2017.
Il concerto successivo è intitolato Fili (in)visibili – Melologo, con prime esecuzioni di otto compositori - Sanna, Paolucci, Di Rocco, Forlini, Pasqualucci, Parissi, Boccio e Vacca – che hanno usato testi di poeti marchigiani, così come marchigiani sono i giovani interpreti.
È dedicato alla Polonia il concerto del noto duo Krakow (violino e pianoforte) che accosta compositori famosissimi (Chopin e Lutoslawski) ad altri quasi sconosciuti, almeno in Italia (Chryzynski, Widlak, Rojac). Nel suo concerto Grigoris Ioannou, uno dei migliori talenti pianistici della nuova generazione, aprirà una finestra sulla musica greca, ancora quasi interamente da scoprire: nella prima parte del concerto dimostrerà il proprio virtuosismo eseguendo Prokof’ev, List e Rachmaninov, poi passerà a due compositori greci contemporanei, Demopoulos e Paraskevas, e concluderà col nostro Gabrio Taglietti.
Il concerto finale è un omaggio a Piero Farulli a cento anni dalla nascita, tributatogli dal Quartetto di Fiesole, cresciuto sotto al guida di quell’indimenticabile didatta e quindi erede diretto della grande tradizione cameristica italiana. In programma autori moderni e contemporanei, da Webern e Šostakovič a Malipiero e Gentile.
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