Nuova Consonanza riparte da Bernstein
Il Festival a Roma dall'11 novembre al 21 dicembre
Nel presentare il 55° Festival di Nuova Consonanza, che quest’anno si inaugurerà con “Trouble in Tahiti – opera di Leonard Bernstein mai rappresentata prima a Roma – Lucio Gregoretti ha ricordato come lo stesso Bernstein, all’epoca in cui è nata l’Associazione da lui oggi presieduta, non fosse in verità una figura particolarmente elogiata dai compositori più sperimentali. Tuttavia – sottolineando anche che fu l’autore americano a commissionare a Luciano Berio la Sinfonia, lavoro scritto in occasione del centoventicinquesimo anno della fondazione della New York Philarmonic Orchestra – ecco che dopo mezzo secolo, la musica contemporanea ha ampliato i suoi orizzonti, attraverso sperimentazioni, recuperi, innovazioni, tali da poter oggi guardare a Bernstein come a uno dei suoi esponenti di spicco. Realizzato in collaborazione con Opera InCanto di Terni, lo spettacolo verrà proposto domenica 11 novembre al Teatro Palladium con un cast di giovani voci specializzate nel repertorio del Novecento.
Col titolo de “La musica e il suo doppio” l’intera edizione 2018 del Festival (oltre venti appuntamenti fino al 21 dicembre) intende esplorare l’interazione della musica con altre arti, per approfondire – ha aggiunto lo stesso Gregoretti – “le modalità del fare teatro musicale più interessanti e innovative presenti oggi in ambito internazionale, nelle quali la componente tecnologica è volte preminente e determina un’esperienza di fruizione multisensoriale complessa e articolata”.
Attenzione al teatro contemporaneo dunque, ma anche appuntamenti legati a speciali ricorrenze, come quelli dedicati (il 16 novembre e il 7 dicembre) a Ennio Morricone, socio di Nuova Consonanza fin dal 1964, e a Mauricio Kagel, scomparso dieci anni fa, per il quale il gruppo “Ars Ludi” ha preparato uno speciale programma che sarà presentato il 13 dicembre. Da ricordare poi alcune proposte particolari: “Pompei Last Days V-Remix”, evento multimediale in cuiper la prima volta saranno insieme sulla scena del Palladium (il 14 novembre) “Edison Studio” e “Dissonanzen”, fra gli ensemble italiani più importanti nella scena contemporanea; il nuovo progetto “Fra(m)menti” (il 18 dicembre) all’interno del quale saranno eseguiti i“Kafka-Fragmente” per soprano e violino di György Kurtág.
Insieme a molti altri appuntamenti – l’intero programma è disponibile sul sito www.nuovaconsonanza.it– merita ricordare anche la chiusura del Festival, con la finale del Concorso internazionale di composizione Franco Evangelisti, giunto quest’anno alla XX edizione (il 21 dicembre) con l’esecuzione dei brani finalisti eseguiti dall’Ensemble “L’arsenale”.
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