Naufraga il Vascello di Michael von zur Mühlen

A Lipsia scoppia un altro '48 e anche stavolta c'è di mezzo Wagner

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Nessuna rivolta di piazza, ma poco ci manca. A scatenare le vivacissime proteste degli spettatori alla prima di sabato scorso l'"orgia di violenza, sangue e sesso" (secondo la definizione di uno spettatore) voluta del giovane regista Michael von zur Mühlen per il suo Olandese volante, proprio nella città natale del suo autore. Una rappresentazione accompagnata da fischi, urla, proteste e porte sbattute da spettatori che abbandonavano indignati la sala, che ha provocato un accesissimo dibattito non solo sulle pagine della stampa locale e fra gli spettatori, ma anche fra i politici della città sassone. L'assessore alla cultura di Lipsia, il liberale Georg Girardet ritiene le critiche "molto sostanziali e fondate" ed invita il regista ad accettarle e a reagire, criticandolo per la "relativamente arrogante" decisione di abbandonare il teatro davanti alle contestazioni. Anche il portavoce dell'Associazione wagneriana di Lipsia usa toni duri e parla di "umiliazione del compositore di Lipsia Richard Wagner, della città musicale di Lipsia, ed una ferita alla dignità di coloro che hanno partecipato allo spettacolo così come del pubblico." Le polemiche intanto hanno già provocato la fuga di James Johnson, l'Olandese, per le "divergenze inconciliabili" con il regista e la conseguente decisione del teatro di cancellare la seconda recita in programma. Al centro delle contestazioni, in particolare, è stata una videoproiezione contenente immagini crude e violente, che sarebbero state aggiunte dopo la prova generale e all'insaputa della direzione artistica. E mentre sembrano confermate le recite previste dal prossimo 14 novembre con Wolfgang Brendel e Evgeni Nikitin in sostituzione di James Johnson, si annunciano possibili sviluppi in sede legale fra il regista e il teatro. L'Opera di Lipsia pretende che il regista ripristini la versione presentata alla prova generale e approvata dalla direzione. Se von zur Mühlen rifiutasse, la direzione del teatro minaccia un'azione legale contro di lui per risarcimento danni. Per il ventinovenne Michael von zur Mühlen, dopo gli studi di musicologia e di regia nella berlinese Hochschule für Musik 'Hanns Eisler', il lavoro come assistente di registi di calibro come Achim Freyer e Peter Konwitschny e alcune regie di lavori contemporanei (fra cui due opere della compositrice Lucia Ronchetti), lo spettacolo di Lipsia rappresenta una sorta di debutto nel circuito operistico ufficiale. Un debutto che decisamente non è passato inosservato. web: www.oper-leipzig.de (sn)

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