Milano Musica per Francesconi
L'edizione 2019 si intitola "Velocità del tempo"
Milano Musica 2019 è dedicata a Luca Francesconi e ha per sottotitolo Velocità del tempo che, come ha sottolineato il compositore in occasione della conferenza stampa nel foyer dei palchi della Scala, vuol sottolineare come esistano flussi temporali simultanei, veloci e sospesi, con direzioni diverse. A illustrare come questa concezione abbia influito sul suo lavoro, Francesconi ha spiegato a grandi linee la struttura di Mambo (1986), che Andrea Rebaudengo ha poi eseguito al pianoforte. La ventottesima edizione della rassegna gravita comunque attorno alla ripresa alla Scala di Quartett (dal 2 al 22 ottobre), per la regia di Alex Ollé - Fura dels Baus (realizzata da Patrizia Frini) e la direzione di Maxime Pascal, secondo una vecchia idea di Luciana Pestalozza. Mentre il programma sinfonico prenderà il via il 3 ottobre all'Auditorium di Milano con l'Orchestra Verdi diretta da Michele Gamba: in programma das Ding singt ed Etymo di Francesconi, incorniciato fra due Lied di Mahler, Blumine e Ich bin der Welt abhanden gekommen. Ventiquattro sono gli appuntamenti con le composizioni di Francesconi (www.milanomusica.org), affiancate da titoli di Stockhausen, Donatoni, Berio, Xenakis, Manzoni, alla Scala dal Sacre du Printemps diretto da Brad Lubman sul podio della Filarmonica e all'Auditorium Rai di Torino dall'Oiseau de feu di Stravinskij, abbinato alla suite dall'Amore delle tre melarance di Prokof'ev, diretti da Juraj Valčuha con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Cogliendo l'occasione della presentazione della stagione, Cecilia Balestra, ha annunciato la nascita di una fondazione per raccogliere fondi a favore delle nuove composizioni (settore poco sostenuto dal denaro pubblico), alla quale hanno già aderito Bianca Zedda, Luca Francesconi, Alfred Brendel, nella speranza che presto si unisca all'impresa qualche mecenate.
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