Met Jazz al futuro
Il programma di Metastasio Jazz a Prato si dedica al "futuro del jazz italiano"

Parla di futuro – "Il futuro del jazz italiano", come da titolo – la ventiseiesima edizione di Metastasio Jazz a Prato, che prosegue fino al 14 giugno con un pugno di concerti principali e un programma off.
«Quest’anno abbiamo deciso senza esitazioni di far conoscere al pubblico un cartellone ricco di nomi affermati, di alto profilo e di fresca creatività, anche se meno altisonanti», ha spiegato il direttore artistico Stefano Zenni.
E allora spazio al pianista Andrea Goretti, in double bill con il trio di Filippo Vignato (31 maggio alle 19 al Teatro Metastasio), ai fiati e all'elettronica di Zoe Pia con il progetto Shardana, abbinato a Paolina e l’androide del quartetto di Giovanni Benvenuti (7 giugno).
Infine, Lapsus Lumine – ovvero Stefano Risso con le voci di Marta Del Grandi, Sabrina Oggero Viale, Erika Sofia Sollo, qui esteso alla partecipazione di Vincenzo Vasi, e MAT (ovvero Marcello Allulli, Francesco Diodati ed Ermanno Baron).
Nel programma OFF segnaliamo almeno Elisa Mini, il trio di Nazareno Caputo, intriso di umori contemporanei e le presentazioni di Dexter Gordon. Sophisticated Giant di Maxine Gordon, con Francesco Martinelli, e di La scuola che sognavo. La musica come bene comune, il jazz come dialogo di Bruno Tommaso, con l'autore e con Stefano Zenni.
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