Maggio: 4 licenziamenti annullati
Firenze: proseguono le cause contro il teatro
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Il giudice del lavoro Anita Maria Brigida Davia ha ordinato l'annullamento dei licenziamenti di quattro dipendenti, tutte donne, della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. Come si legge nella nota dell'Ansa, secondo uno dei legali impegnati nella causa la sentenza del giudice si basa sull'assenza di oggettività della procedura, ossia per il giudice non è stata impiegata correttamente dalla Fondazione la procedura riguardante la scelta dei licenziandi, 42 in tutto, da trasferire ad Ales, la società alle dipendenze del Mibact, dove questi transiti forzati avrebbero provocato, secondo quanto si apprende, la perdita degli scatti d'anzianità e una decurtazione della retribuzione, vigendo in Ales il contratto collettivo di lavoro del Commercio. In parole povere, sembrerebbe di capire, una scelta sostanzialmente arbitraria. Il giudice ha ordinato il reintegro delle dipendenti e il pagamento delle differenze retributive, pensionistiche e assistenziali, oltre al pagamento delle spese legali sostenute. E' la prima delle sentenze sulle numerose cause inoltrate dai 42 (una trentina). Il licenziamento avvenne sotto la gestione di Francesco Bianchi, l'attuale sovrintendente. La Fondazione ha perso anche altre cause connesse ad atti risalenti alla gestione della precedente sovrintendente Francesca Colombo. E' questo in effetti il pericolo pubblicamente paventato in recenti interventi da Bianchi: queste cause sono la mina vagante sul promesso risanamento del bilancio, di cui si è già riferito sul GdM. Tanto che molti osservatori si chiedono perché negli ultimi anni non si sia operato con maggior prudenza e conoscenza della legislazione del lavoro e dei suoi risvolti legali.
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