L’universo incompleto della Ruhrtriennale
Presentato a Essen il programma della Ruhtriennale 2018, la prima del triennio guidato da Stefanie Carp con l’artiste associé Christoph Marthaler
Cambiamenti radicali e fenomeni emergenti nella società sono i temi che hanno ispirato il programma della Ruhrtriennale 2018, il primo del triennio della neo-direttrice artistica Stefanie Carp con l’artiste associé Christoph Marthaler, presentato al PACT Zollverein di Essen. Dal 9 agosto al 23 settembre saranno 33 le produzioni in cartellone, di cui 16 prime mondiali, presentate nei siti industriali della regione della Ruhr.
A William Kentridge l’onore dell’apertura il 9 agosto a Duisburg con la nuova creazione The Head and the Loadche combina teatro musicale, danza e arti visive per una riflessione sul ruolo dell’Africa nella prima guerra mondiale, quando oltre due milioni di abitanti del continente africano furono costrette dalle potenze coloniali a prendere parte al conflitto in difesa dei propri interessi. Appuntamento di punta il 17 agosto alla Jahrhunderthalle con la prima assoluta di Universe, Incomplete ispirato all’incompiuta Universe Symphony di Charles Ives e allestito dal regista Christoph Marthaler e dalla scenografa Anna Viebrock in vari spazi della Jahrhunderthalle di Bochum. La realizzazione musicale è affidata a 115 musicisti, inclusi i Bochumer Symphoniker, diretti da Titus Engel. Con la Universal Symphony di Ives si misureranno anche il polistrumentista Elliott Sharp e MusikFabrik con Filiseti Mekidesi in uno spettacolo fra opera e installazione il 5 settembre.
Ancora teatro musicale il 31 agosto alla Jahrhunderthalle con Das Floß der Medusa (La zattera di Medusa), oratorio del 1968 di Hans Werner Henze presentato in occasione del cinquantenario in una versione scenica curata dal regista teatrale e cinematografico ungherese Kornél Mundruczó. La realizzazione musicale è curata da Steven Sloane alla testa dei Bochumer Symphoniker con Chorwerk Ruhr e Zürcher Sing-Akademie. Storie d’opera in miniatura è il titolo del progetto ‘Operndolmuş’ che la Komische Oper di Berlino porta nella Ruhr dopo le molte performance ambulanti dei cinque tassisti-musicisti nelle periferie della capitale berlinese.
Curato da Matthias Osterwold, il programma musicale propone con “MaschinenHausMusik” una serie di concerti audio-visivi di musicisti con radici nel Mediterraneo orientale e in realtà politico-sociali complesse come l’Hezarfen Ensemble, Mazen Kerbaj e Sharif Sehnaoui, l’Ensemble Garage e Electric Indigo, Hassan Khan eTarek Atoui. In cartellone anche un concerto dell’americana Laurie Anderson al Lichtburg di Essen e un ritratto della compositrice britannica Rebecca Saunders a cura dell’Ensemble Modern. Inoltre un concerto della band scozzese Young Fathers che presenta a Bochum il nuovo album Cocoa Sugare della cantante americana Sophia Kennedy.
Tradizionalmente ricco il cartellone della danza, che comprende il nuovo spettacolo Kirina del coreografo burkinabé Serge Aimé Coulibaly, la nuova creazione Exodos di Sasha Waltz e le performance Jaguar della capoverdiana Marlene Monteiro Freitas e Black Privilege della sudrafricana Mamela Nyamza sul razzismo montante in Sud Africa.
Chiusura il 23 settembre nella Grand Hall della Zollverein di Essen con la Cuban-European Youth Academy e il Balthasar-Neumann-Ensemble diretti da Thomas Hengelbrock in lavori di Jenny Peña Campo e Jan Müller-Wieland.
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