Luigi Ferdinando Tagliavini (1929-2017)
La scomparsa dell'organista: il ricordo di Fabio Roversi-Monaco
«Con profonda tristezza, Genus Bononiae - Musei nella Città, apprende la notizia della scomparsa del maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, illustre organista italiano. Nato a Bologna nel 1929, formatosi al conservatorio di Bologna e perfezionatosi a Parigi, il Maestro è’ stato, nel corso della sua vita, titolare delle più importanti cattedre di organo di vari Conservatori italiani (Bologna, Parma, Bolzano). Per trentacinque anni ha diretto l’Istituto di musicologia dell’Università di Friburgo e ha fondato nel 1960 la rivista L'Organo. La sua ricca attività concertistica l’ha portato a suonare sui più importanti organi italiani, europei e del mondo intero. Dottore honoris causa delle Università di Bologna e di Edimburgo, oltre che del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, è stato “Fellow” onorario del Royal College of Organists di Londra, membro dell’Accademia di S. Cecilia di Roma e dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Nel 1984 l’American Guild of Organists gli ha conferito il titolo di “organista dell’anno”; nel 1992 è stato insignito con il Tiroler Adler in oro (Innsbruck), nel 2000 con il “Leoncino d’oro” della città di Pistoia, nel 2011 con il “Battistino” al valor musicale dal Conservatorio di Bologna. Fin dalla giovane età ha operato per la tutela degli organi storici e l’interesse per questi strumenti antichi l’ha portato a riunire, nel corso di un cinquantennio, una collezione unica di strumenti musicali. Questa raccolta di oltre 70 strumenti, la più importante al mondo di strumenti antichi a tastiera italiani, comprende 11 clavicembali e 11 spinette (costruiti tra il Cinquecento e il Settecento), oltre a numerosi clavicordi, pianoforti e altri preziosi strumenti musicali. Fa parte della collezione uno strumento unico al mondo, il clavicembalo-pianoforte costruito da Giovanni Ferrini (1746), allievo di Bartolomeo Cristofori. Nel 2006 Luigi Ferdinando Tagliavini ha donato la sua collezione di strumenti, restaurati e perfettamente funzionanti, a Genus Bononiae e a Fondazione CARISBO, con lo scopo di aprire un museo di “monumenti sonori viventi”. Il Museo di San Colombano è stato inaugurato nel 2010 e organizza ogni anno una ricca stagione di concerti, conferenze, visite guidate, mostre e altre attività musicali e musicologiche, con la determinante collaborazione del maestro Liuwe Tamminga, curatore della Collezione Tagliavini. Questa generosa donazione è un regalo e un lascito a tutta la città di Bologna. L’intento e il sogno, realizzato dal Maestro Tagliavini, era di creare un luogo di diffusione della cultura della musica antica e allo stesso tempo di insegnamento e di apprendimento. Con la sua genialità e la sua intelligenza, il suo carattere determinato e con l’amore che lo legava alle sue “creature” è rimasto fino all’ultimo giorno presente nelle attività della Collezione che porta il suo nome. (Fabio Roversi-Monaco)».
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