L’Opéra di Parigi senza guida da gennaio

Stéphane Lissner lascia l’incarico prima del previsto e l’Opéra resta senza guida perché il successore Alexander Neef, non informato, non è intenzionato a lasciare la Canadian Opera Company prima della scadenza dell’incarico

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Stéphane Lissner
Stéphane Lissner

I problemi non finiscono mai all’Opéra national de Paris. Prima le cancellazioni a raffica a causa del più lungo sciopero della storia recente del teatro e poi la chiusura causa pandemia con perdite stimate fra i 25 e i 30 milioni di euro, sempre che si riprenda in settembre l’attività a pieno regime, quando comunque sono in programma lavori di manutenzione che porterebbero alla chiusura almeno parziale delle due sale nelle quali si svolge la programmazione del teatro. Ora si aggiunge un incidente di comunicazione che rischia di lasciare il massimo teatro lirico di Francia privo di guida in una fase molto complessa. Giovedì scorso il direttore generale uscente Stéphane Lissner, già molto attivo nel suo nuovo ruolo di sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, ha annunciato di voler abbandonare le sue funzioni all’Opéra dal prossimo 31 dicembre perché “non ci sia che un solo padrone a bordo” a partire da gennaio. Secondo Lissner, vista la gravità dei problemi finanziari dell’Opéra, che sarebbe “in ginocchio” secondo le sue parole, si richiedono decisioni drastiche e immediate favorite da una governance chiara al vertice dell’istituzione.

Decisione di cui si è preso atto al Ministero della Cultura, che ha fatto sapere di aver conferito al direttore generale entrante Alexander Neef l’incarico di formulare già nel prossimo autunno delle linee guida per mantenere l’eccellenza e il prestigio dell’Opéra rivedendo il suo business model, le relazioni sociali e il suo modello organizzativo. Da Toronto, dove attualmente dirige la Canadian National Opera, tuttavia Alexander Neef dice di non essere stato informato dell’accordo fra Lissner e Ministero e tramite agenzie di stampa diffonde un comunicato che recita: “In risposta alle recenti speculazioni dei media provenienti dalla Francia a proposito di una presunta intenzione del direttore generale della Canadian Opera Company di lasciare le funzioni prima di luglio del 2021, Mr. Neef conferma di non aver preso alcuna decisione su una eventuale data anticipata di partenza.” Neef aggiunge anche di non aver ancora avviato discussioni formali né con il Ministero della Cultura né con il Consiglio di Amministrazione della Canadian Opera Company per una assunzione anticipata dell’incarico all’Opéra, previsto nell’agosto del 2021, aggiungendo che l’emergenza sanitaria in corso anche in Canada lo induce a restare al suo posto a Toronto: “La crisi sanitaria che continua a attraversa il mondo rende difficilmente immaginabile delle modifiche significative al calendario previsto. La Canadian Opera Company continua a rispondere a un periodo di sfide straordinarie per l’industria dello spettacolo dal vivo ed è lì che i miei sforzi sono concentrati in questo momento. Confermo il mio impegno nei confronti della nostra compagnia e del lavoro che ci attende.”

Sono molte le critiche alla fuga di Lissner ma è evidente che ora spetta al Ministero della Cultura risolvere l’intricata matassa prima che sia troppo tardi.

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