Lo Stato acquisirà la villa di Verdi di Sant’Agata
Un ciclo di opere e concerti verdiani presso le quattordici fondazioni lirico-sinfoniche italiane per sostenere il progetto
Quando si è saputo che la villa di Verdi a Sant’Agata (una frazione di Villanova sull’Arda, nel piacentino, a pochi chilometri da Busseto) era stata messa all’asta a causa di dissidi tra gli eredi e che chiunque avrebbe potuto acquistarla – non proprio chiunque, perché la base d’asta era intorno ai trenta milioni di euro - un fremito d’orrore si è diffuso non solo in Italia e non solo tra gli appassionati di Verdi. Lo Stato non poteva non intervenire e infatti ha stanziato venti milioni nella finanziaria ed ha esercitato il suo diritto di prelazione. L’iter non è ancora concluso ma sembra sia solo questione di tempo.
Intanto il ministro Gennaro Sangiuliano ha indetto una conferenza stampa nella sede del Ministero della Cultura (già Ministero dei beni culturali e ambientali) a cui sono intervenute varie altre autorità, tra cui il sottosegretario Gianmario Mazzi, il presidente della commissione cultura della Camera dei Deputati, l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, il sindaco di Busseto, il vicesindaco di Villanova sull’Arda last but not least i sovrintendenti delle quattordici fondazioni lirico-sinfoniche italiane, tra cui Francesco Giambrone, che oltre che sovrintendente dell’Opera di Roma è il presidente dell’Agis e ha portato il saluto di quest’associazione che riunisce tutto (o quasi tutto) lo spettacolo italiano.
Il ministro ha detto che Villa Verdi diventerà il perno di una fondazione che non solo gestirà la villa ma metterà a fuoco un itinerario verdiano al momento non ben precisato. E ha raccontato che è stato sollecitato da Dominique Meyer, sovrintendente della Scala, a coinvolgere le quattordici fondazioni lirico-sinfoniche italiane, che hanno tutte aderito prontamente all’iniziativa. E anche la Rai. E più recentemente si è aggiunto il Festival Verdi di Parma.
Le fondazioni lirico-sinfoniche sosterranno il progetto di salvaguardia, promozione e valorizzazione di Villa Verdi attraverso un ciclo di esecuzioni di musiche e opere verdiane, che le coinvolgerà tutte e quattordici e si svolgerà dal 10 febbraio al 15 giugno 2023. Gli incassi verranno devoluti all’acquisto della villa e delle sue pertinenze. Anche i singoli cittadini potranno contribuire, non soltanto con l’acquisto dei biglietti d’ingresso ai quattordici eventi musicali ma anche con donazioni attraverso bonifico al seguente codice IBAN: IT81E01000032453480 29368004.
“Sono orgoglioso - ha dichiarato il ministro - della straordinaria risposta dei teatri italiani: in poco più di due mesi ha preso vita un intenso programma verdiano per sostenere l’acquisizione al patrimonio dello Stato di un bene identitario di grande valore. Grazie alla RAI, questo impegno virtuoso avrà il giusto spazio nel palinsesto del servizio pubblico, rendendo ancor più importante la mobilitazione culturale per conseguire un obiettivo prioritario: acquisire al patrimonio pubblico un luogo fortemente legato all’identità nazionale. Villa Verdi non è soltanto un luogo fisico, ma è un luogo della memoria collettiva, di tutti gli italiani”.
Dato il poco tempo a disposizione, quasi tutti i quattordici eventi sono prove generali aperte o recite aggiuntive di opere e concerti già nel cartellone della corrente stagione. Si inizierà il 10 di questo mese con la prova generale dell’Aida programmata al Teatro Filarmonico di Verona per ricordare i cento anni dalla nascita di Franco Zeffirelli. Il 14 all’Opera di Roma la Messa da Requiem diretta da Michele Mariotti. Il 23 al Regio di Torino un’altra Aida, diretta da Michele Gamba. Il 26 al nuovo Teatro Comunale di Bologna un galà verdiano diretto da Daniel Oren, che sarà trasmesso in diretta da Rai5 e in differita da Rai3.
Poi si salta al 16 marzo, quando la Fenice di Venezia dedicherà all’iniziativa la prima dell’Ernani diretta da Riccardo Frizza. Due giorni dopo al Carlo Felice di Genova antegenerale de I due Foscari con Renato Palumbo sul podio. Quello del 31 al Lirico di Cagliari è l’unico evento della serie dedicato non esclusivamente a Verdi, di cui si ascolterà lo Stabat Mater, incorniciato da musiche di Rimskij-Korsakov e Čajkovskij.
La cavalcata musicale attraverso l’Italia e la musica di Verdi prosegue ad aprile. Il 18 al Massimo di Palermo uno spettacolo per i più giovani, Le allegre comari di Falstaff. Il 19 al Verdi di Trieste un concerto lirico-sinfonico con la partecipazione di Daniela Barcellona: Il giorno dopo si salta all’estremità opposta dell’Adriatico per l’anteprima di Attila al Petruzzelli di Bari.
A maggio concerto con le voci di Anna Pirozzi e Freddie De Tommaso al San Carlo di Napoli il 7, poi sinfonie, cori e ballabili verdiani diretti da Daniele Gatti al Maggio Musicale Fiorentino il 10 e una conferenza-concerto di Corrado Augias sulla Traviata all’Accademia di Santa Cecilia di Roma il 28. Gran finale il 15 giugno alla Scala di Milano con un prova aperta del Macbeth, con Giampaolo Bisanti sul podio e la regia di Davide Livermore.
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