Lo Schubert del Quartetto
Milano: la prossima stagione della società concertistica
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Nel presentare la stagione 2016-17 della Società del Quartetto di Milano, il presidente Antonio Magnocavallo si è tolto un sassolino dalla scarpa, spiegando come il recente decreto del Ministero dei Beni e della Attività Culturali abbia creato una situazione paradossale, perché premia solo la quantità del concerti proposti (favorendo così le manifestazioni musicali no-stop concentrate in pochi giorni) a discapito delle serie programmazioni annuali. Parole che hanno lasciato diplomaticamente impassibile Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario del ministero responsabile, per l'occasione al tavolo della presidenza del Quartetto, e che ha lasciato i presenti nel dubbio se quel silenzio significasse un'adesione alla critica oppure l'impegno a correggere il tiro oppure un netto disaccordo.
Comunque la stagione è stata meticolosamente spiegata dal direttore artistico Paolo Arcà. Del cartellone saltano subito all'occhio i quattro concerti dedicati a Schubert, con il Quartetto di Cremona, Spira Mirabilis, il finlandese Quartetto Meta4, Andrea Lucchesini (con le ultime tre sonate per pianoforte). Oltre al completamento dell'integrale dei Quartetti mozartiani, sempre affidati al Quartetto di Cremona, a febbraio ha inizio l'integrale dei Trii per pianoforte, violino, violoncello di Beethoven, eseguiti del Trio di Parma. Mentre Andras Schiff in due serate propone un interessante accostamento, Bach e Bartok, oltre al suo amato Schumann (Davidsbündlertänze). Da segnalare anche i concerti nella basilica di San Sempliciano, il primo con alcune Cantate natalizie di Bach eseguite dall'Amsterdam Baroque Orchestra & Choir diretti da Koopman, il secondo con la Cantata bachiana "Brich dem Hungrigen sein Brot" e lo Stabat Mater di Haydn interpretati dalla Barockorchester Stuttgart e il Kammerchor Stuttgart diretti da Bernius. Tra i tanti appuntamenti non manca la musica contemporanea, coi due brani commissionati da AMÚR a Marco Quagliarini e a Gabriele Cosmi eseguiti da Sentieri Selvaggi insieme a composizioni di Carlo Boccadoro, Mauro Montalbetti, Lucio Gregoretti. A chiusura di stagione il festoso concerto della FuturOrchestra, diretta da Buratto, l'organico nato dal Sistema ideato da Abreu in Venezuala, col concerto per pf n. 27 di Mozart (solista Cadario) e la Quinta di Čajkovskij. Quartetto
Stefano Jacini
Comunque la stagione è stata meticolosamente spiegata dal direttore artistico Paolo Arcà. Del cartellone saltano subito all'occhio i quattro concerti dedicati a Schubert, con il Quartetto di Cremona, Spira Mirabilis, il finlandese Quartetto Meta4, Andrea Lucchesini (con le ultime tre sonate per pianoforte). Oltre al completamento dell'integrale dei Quartetti mozartiani, sempre affidati al Quartetto di Cremona, a febbraio ha inizio l'integrale dei Trii per pianoforte, violino, violoncello di Beethoven, eseguiti del Trio di Parma. Mentre Andras Schiff in due serate propone un interessante accostamento, Bach e Bartok, oltre al suo amato Schumann (Davidsbündlertänze). Da segnalare anche i concerti nella basilica di San Sempliciano, il primo con alcune Cantate natalizie di Bach eseguite dall'Amsterdam Baroque Orchestra & Choir diretti da Koopman, il secondo con la Cantata bachiana "Brich dem Hungrigen sein Brot" e lo Stabat Mater di Haydn interpretati dalla Barockorchester Stuttgart e il Kammerchor Stuttgart diretti da Bernius. Tra i tanti appuntamenti non manca la musica contemporanea, coi due brani commissionati da AMÚR a Marco Quagliarini e a Gabriele Cosmi eseguiti da Sentieri Selvaggi insieme a composizioni di Carlo Boccadoro, Mauro Montalbetti, Lucio Gregoretti. A chiusura di stagione il festoso concerto della FuturOrchestra, diretta da Buratto, l'organico nato dal Sistema ideato da Abreu in Venezuala, col concerto per pf n. 27 di Mozart (solista Cadario) e la Quinta di Čajkovskij. Quartetto
Stefano Jacini
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