L'Irlanda a Faenza
Si apre il Tratti'n Festival, rassegna di musica letteratura e teatro quest'anno dedicata all'Irlanda
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La fertile pianura romagnola è scossa periodicamente da venti di cultura insospettabili per spessore e coraggio. A Faenza, da vent'anni, vive -come pianta di montagna, abituata a cibarsi di quel poco che l'ambiente circostante offre- il Tratti'n Festival - rassegna di musica, letteratura e teatro, ogni anno ispirata da un tema conduttore che, per la ventesima edizione, sarà l'Irlanda. Nonostante le difficoltà il festival intende festeggiare l'anniversario con una produzione musicale importante, la prima mondiale della "Cantata per Hiroshima" del compositore e pianista irlandese Tom Cullivan, accompagnato da un coro gaelico e dai 38 elementi dell'Orchestra del Conservatorio "Frescobaldi" di Ferrara diretto da Luisa Russo, che sarà eseguita il 25 ottobre al teatro Bonci di Cesena. Il festival, tutto irlandese, tra teatro letteratura e musica racconta dell'Irlanda gli aspetti meno "nazional-popolari": la poesia in gaelico, ad esempio - come quella di Eoghan Ó Tuarish, che negli anni Settanta scrisse la sua testimonianza artistica contro l'insensatezza della guerra, una sorta di Messa per i Defunti che Tom Cullivan (suo fraterno amico) ha trasformato, oggi, in "Cantata per Hiroshima". Cullivan non è certo uno sperimentatore, se intendiamo con questo termine l'innovazione radicale o l'estremismo compositivo, ma è capace di fondere in maniera intelligente e del tutto convincente la tradizione (melodica ed armonica) tipicamente Irish con la musica classica, innestando con naturalezza la lingua irlandese e creando, infine, un'emozionante suite di grande intensità nella quale la musica e le parole non solo convivono più che bene, ma addirittura sono in grado di creare una sorta di plusvalore, una chiave di lettura che va oltre la fruizione della parte musicale separata da quella testuale. Il concerto è aperto da un'opera per pianoforte dello stesso Cullivan (temi originali alternati ad arie del XIV secolo e a temi di O'Cahan e O'Carolan), e con lui sul palcoscenico si alterna il poeta Padraig Ó Snodaigh - accompagnato dalla sua traduttrice, Rosangela Barone - autore dei testi raccolti in "Len" e "Linda", due libri pubblicati in Italia da Mobydick (casa editrice che si è aggiudicata il Premio per la Traduzione del Ministero dei Beni Culturali proprio per il suo lavoro di promozione delle lingue minoritarie come l'irlandese, il gallese, lo scozzese, il fiammingo). (Sandro Pasqual)
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