L’Estate Chigiana dopo il silenzio
Il cartellone dal 5 luglio al 2 settembre
Con il cartellone molto ampio, novanta concerti dal 5 luglio al 2 settembre, molte prime assolute, molti recuperi novecenteschi e un dipanarsi di linee di programma ricche ma nitide, il Chigiana International Festival & Summer Academy 2022 dell’Accademia Chigiana di Siena ha scelto come titolo From Silence, dichiarando così la propria fiducia nel superamento del lungo stallo pandemico, che aveva visto tante limitazioni alle esecuzioni dal vivo, ma anche qualcosa di più studiato e sottile che ruota intorno al concetto della musica come qualcosa che dal silenzio nasce e al silenzio ritorna.
Ma fate attenzione a quel segno & fra Festival e Summer Academy: di fatto anche questa edizione, come quella dell’anno scorso, disegnata dal direttore artistico della Chigiana Nicola Sani, presenta un’impostazione rigorosamente autoctona, che con qualche eccezione potremmo anche definire un festival a chilometro zero: fatte salve alcune importanti presenze di complessi, direttori e artisti ospiti, tutto, ci sembra, ruota intorno ai chigianisti maestri e allievi dei celebri corsi nati nel 1923 (e infatti l’anno prossimo se ne celebrerà il centenario), alle diverse formazioni che ne promanano (Chigiana Percussion Ensemble, Chigiana Keyboard Ensemble), a formazioni in residence come il Quartetto Prometeo e l’orchestra Senzaspine, e a formazioni senesi come il coro della cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, molto valorizzato in questa edizione, e Siena Jazz che curerà il concerto in piazza Provenzano del 1 agosto con brani di Davis, Wheeler, Mingus. Insomma la materia prima della musica, gli esecutori, davvero qui non manca, e infatti sono numerosi anche i concerti sul territorio nelle bellissime località, pievi e castelli della provincia e non solo.
Come osservammo l’anno scorso, non c’è più la concentrazione di eventi, produzioni e artisti ospiti che caratterizzava la fu Settimana della Chigiana, ma c’è un ben studiato dipanarsi di linee guida frutto anche di reti e collaborazioni importanti, come quella, nata l’anno scorso, con il Mozarteum di Salisburgo: a chiudere il cartellone il 2 settembre in Sant’Agostino c’è infatti la serenata vivaldiana La Senna Festeggiante RV 693 coprodotta con Salisburgo.
Non è assolutamente possibile dare qui conto del programma completo per cui rimandiamo al sito chigiano, ma cercheremo di evidenziare almeno alcune delle linee guida di cui si diceva. Andando con ordine, il focus su un grande compositore del secondo Novecento, dedicato nell’edizione 2021 a Steve Reich, si concentra quest’anno su Luigi Nono, con ben 13 lavori, a cominciare dal concerto d’apertura il 5 luglio nella chiesa di Sant’Agostino che anche stavolta vede l’Orchestra della Toscana come ensemble ospite, per No hay caminos, hay que caminar dedicato a Andrej Tarkovskij (ricordato anche dalla mostra “Lo sguardo e il silenzio” a cura del figlio nonché animatore dell’archivio Tarkovskij, e da un concerto il 12 al Teatro dei Rozzi, ripercorrente gli amori musicali di questo maestro del cinema). A Nono viene accostata la Quarta di Maher nella versione da camera di Erwin Stein e uno stuolo di solisti (citiamo almeno il soprano Sarah Wegener) e chigianisti.
Di Nono, sotto l’insegna generale “Un silenzio inquieto”, ascolteremo anche, fra l’altro, pagine come Donde estas hermano, Quando stanno morendo, A Pierre: dell’azzurro silenzio, Fragmente – Stille: An Diotima, La fabbrica illuminata, Das atmende Klarsein, Omaggio a Emilio Vedova, Sofferte onde serene, distribuendo questa monografia musicale fra le varie formazioni chigiane. Ma il programma del festival non trascura certamente gli altri maestri del Novecento, e ci troviamo anche Cage, Scelsi, Paert, Sil’vestrov, Grisey, Messiaen, Adriano Guarnieri (accostato a Nono, con un’importante prima assoluta, Doppio Sogno, nel concerto del 14 luglio), Dutilleux, Sciarrino, Marcello Panni (anche lui con una prima assoluta, L’eco dell’eco su testo di Gaia Servadio, il 20 luglio a Palazzo Chigi Saracini), Ada Gentile, Kurtag, Lutoslawski, e cui si affiancano autori di oggi come Stroppa, Filotei e Silvia Colasanti.
Non poteva mancare il grande evento in Piazza del Campo con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Zubin Mehta il 15 luglio che vedrà, fra l’altro, il docente chigiano Antonio Meneses nelle Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra di Cajkovskij; né mancano gli appuntamenti cameristici imperdibili con i maestri chigiani, fra cui segnaliamo almeno, il 28 luglio al Teatro dei Rozzi, Ilya Gringolts, Antonio Meneses e Lilya Zilberstein, violino, violoncello e pianoforte per il Trio op. 100 di Schubert e il Trio op. 87 di Brahms.
Il Chigiana Opera Lab, progetto multidisciplinare per gli allievi di direzione d’orchestra (maestro: Daniele Gatti) e canto (maestro: William Matteuzzi) si concentra quest’anno sul rossiniano Signor Bruschino che sarà proposto il 29 e 30 luglio al Teatro dei Rinnovati con la regìa di Lorenzo Mariani.
Fra gli eventi del ciclo Today dedicato alla musica di oggi, ci piace segnalare almeno il ritorno del clarinettista compositore David Krakauer (26 luglio al Teatro dei Rozzi) in un programma che presenta tra l’altro il suo 3 AM.
A seguire, alcuni programmi e eventi che ci sembrano particolarmente interessanti e/o affascinanti. Il 9 luglio nella rocca di San Gimignano l’omaggio a Stefano Scodanibbio a 10 anni dalla morte con Daniele Roccato; il 10 luglio in Sant’Agostino “Utopie”, rassegna del Novecento storico con Malipiero, Dallapiccola, Antheil e Stravinskij (nientemeno che Les Noces), più una pagina di Marcello Filotei, il tutto con il coro “Guido Chigi Saracini” e il Chigiana Keyboard Ensemble sotto la direzione di Tonino Battista; 4’33, il concerto del 31 luglio in Sant’Agostino in cui il notissimo pezzo silenzioso (e come poteva mancare in questo cartellone ?) di Cage è accostato a Schumann, Nono e Marco Stroppa per le cure di Alvise Vidolin, docente di musica elettronica; infine, vera perla per gli amanti della musica antica, prima della Senna Festeggiante, “Nel gusto italiano” ossia compositori italiani e tedeschi insieme ma all’italiana (da Bach senior e junior, Telemann, Hasse, Caldara, Abel) il 31 agosto in Sant’Agostino, e citiamo almeno la star, il controtenore Andreas Scholl, gli altri sono i docenti che dall’anno scorso realizzano la collaborazione per le docenze di musica antica fra la Chigiana e il Mozarteum di Salisburgo, fra cui ricordiamo almeno il gambista Vittorio Ghielmi. Da sottolineare anche la ricchezza di spunti visivi e documentaristici, presenti in questa edizione, con eventi come la mostra “Dai suoni ai silenzi” visibile dal 22 luglio (sede da definire) a cura di Angela Mengoni e Gianfranco Vinay, i già citati eventi su Tarkovskij, il documentario di Nino Criscenti dedicato al Quartetto Italiano.
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