Le risonanze erranti di Luigi Nono a Venezia
Fra il 5 e 29 novembre si celebra la settima edizione del Festival Luigi Nono nell’anno del centenario del compositore
Fra il 5 e il 29 novembre si tiene a Venezia la settima edizione del Festival Luigi Nono, che quest’anno coincide con il centesimo anniversario della nascita del compositore. Il titolo della rassegna Risonanze erranti prende a prestito una composizione di Nono del 1987 dedicata a Massimo Cacciari, al quale il compositore fu legato da una lunga amicizia segnata anche da collaborazioni importanti come per Prometeo. Tragedia dell’ascolto ripreso nello scorso gennaio nella Chiesa di San Lorenzo a Venezia in una nuova produzione dalla Fondazione La Biennale di Venezia. Il programma del festival intende partire dal concetto di “risonanza” e del suo significato letterale per far risuonare la voce del compositore con la musica, attraverso riflessioni su temi per centrali nella poetica di Nono e rendendo omaggio a quanti hanno condiviso il suo cammino artistico e personale.
Al filosofo veneziano l’edizione 2024 del festival vuole rendere omaggio nella serata inaugurale il 7 novembre al Conservatorio “Benedetto Marcello” con l’esecuzione di Risonanze erranti. Liederzyklus a Massimo Cacciari con la voce del contralto Katarzyna Otczyk, la direzione di Marco Angius e la regia del suono di Alvise Vidolin, reso possibile dalla collaborazione fra il Conservatorio veneziano e il Conservatorio “Jacopo Tadini” di Udine. Il concerto sarà preceduto da un intervento di Massimo Cacciari. Il 15 novembre sempre al Conservatorio “Benedetto Marcello” verranno eseguiti i Canti di Vita e d’amore: sul ponte di Hiroshima di Nono con il soprano Chiara Ramello, accanto a SONATAper pianoforte di Roberto Gottipavero con il pianista Olaf John Laneri e Voices beyond the edge di Nicola Sani, entrambi presenti alla serata. Al concerto parteciperanno gli allievi delle classi di Musica elettronica e Composizione del Conservatorio veneziano coordinati da Paolo Zavagna. Il 16 novembre ancora un concerto con Federico Tramontana alle percussioni, Paolo Zavagna e gli allievi del Conservatorio che eseguiranno Omaggio a Emilio Vedova di Nono, Jicamo di Federico Ortica, Shiver Lung 2 di Ash Fure, Solo set e PREY di Jacopo Cenni, che curerà anche l’elettronica live. Il 18 novembre al Conservatorio il Minguet Quartett proporrà musiche di Ockenghem, Verdi, Beethoven e Stille, an Diotima di Luigi Nono. Il 21 novembre a Ca’ Corner della Regina, sede veneziana della Fondazione Prada, è in programma la versione acusmatica multicanale di A florest è jovem e cheja de vida di Luigi Nono a cura di Veniero Rizzardi e Alvise Vidolin con la proiezione di materiali video curati da Rizzardi. Il 22 novembre al Teatrino di Palazzo Grassi verranno presentati un programma di opere video intitolato Apparizioni invisibili per Luigi Nono realizzati da Paolo Pachini e dagli allievi della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio “Tartini” di Trieste con varie musiche di Nono. Il 28 novembre a Palazzo Barbarigo della Terrazza, sede del Centro tedesco di Studi Veneziani, Juditha Haeberlin e Hannah Weirich presenteranno musiche di Orlando Gibbons, Federico Perotti, Thomas Morley e Luigi Nono, dopo la presentazione su La politica dell’ascolto in Luigi Nono con Matteo Nanni. Consacrato a Maurizio Pollini sarà il concerto di chiusura il 29 novembre al Conservatorio “Benedetto Marcello” con il pianista Jan Michiels, che proporrà .....sofferte onde serene... di Nono, una trascrizione della Erste Kammersymphonie di Schönberg, Serynade di Lachenmann e la Sonata n. 32 op. 111 di Beethoven.
Accanto al programma musicale, sono previste la presentazione del volume Far suonare il silenzio. L’utopia musicale di Luigi Nono di Luigi Finarelli (8 novembre nella sede della Fondazione Archivio Luigi Nono) e la proiezione del film Luigi Nono. Infiniti possibili di Manuela Pellarin prodotto dalla Kublai film (12 novembre al Cinema Rossini). In mostra le immagini scattate nella Fabbrica Italsider di Cornigliano a Genova dalla fotografa Lisetta Carmi, durante il lavoro preparatorio di Nono per La fabbrica illuminata, e ritratti del compositore realizzati da Roberto Masotti e Grazia Lissi.
Il programma completo è qui.
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