Le quattro declinazioni del festival di musica barocca di Ambronay del 2022
Dal 16 settembre la 43° edizione del Festival di musica antica del Centre culturel de Rencontre d’Ambronay
Per quattro fine settimana dal venerdì alla domenica a partire dal 16 settembre fino al 9 ottobre si svolgerà la 43° edizione del Festival di musica antica del Centre culturel de Rencontre d’Ambronay (CCR). Il titolo di questa edizione Musiques enjeux, Musiques en jeu rispecchia le inquietudini di questi tempi difficili nei quali tutto sembra essere messo in gioco da sfide epocali, e allo stesso tempo la capacità della musica di unire e far condividere momenti di gioia e di serenità.
Nel corso degli anni il complesso abbaziale di Ambronay è divenuto un punto di riferimento internazionale per le prassi musicali storicamente informate, in particolare quelle del Barocco, coinvolgendo diverse generazioni di musicisti, dai grandi maestri pionieri della musica antica ai loro allievi, fino ad arrivare alle nuove generazioni che in questi ultimi anni hanno avuto sempre più visibilità nei progetti e nelle attività del CCR.
Il programma del Festival prevede numerosi concerti, ma anche molte altre attività tese a far conoscere e a raccontare il luogo nel quale si svolge, grazie a visite guidate e diverse iniziative rivolte alle famiglie e ai bambini, e la novità di quest’anno è rappresentata dal progetto Lumière de verre che consiste nella illuminazione degli edifici della Abbazia con delle proiezioni ottenute a partire da diapositive di vetro realizzate manualmente per rievocare l’esperienza delle antiche lanterne magiche.
Il primo fine settimana intitolato Monumental sarà inaugurato dal giovane ensemble spagnolo Cantoría che eseguirà madrigali di Monteverdi, e tra i suoi concerti principali risalta la partecipazione di due gruppi storici, la Freiburger Barockorchester diretta da René Jacobs che eseguirà due cantate di Handel, e Les Arts Florissants che presenterà un primo concerto dedicato ai madrigali di Schütz, e un secondo con quattro cantate di Bach del periodo di Weimar.
Il secondo fine settimana intitolato Effervescent appare particolarmente denso ed è caratterizzato da una alternanza, e in alcuni casi fusione, di linguaggi musicali diversi. Da una parte figurano i concerti barocchi, o neo-barocchi, delle musiche sacre di Vivaldi eseguite dal Coro e Orchestra Ghislieri diretti da Giulio Prandi; le arie d’opera barocca destinate alle voci dei castrati interpretate da Bruno de Sá accompagnato dall’Ensemble Il Pomo d’Oro diretto da Francesco Corti; il debutto compositivo di Leonardo García Alarcón che con la sua Cappella Mediterranea, il Choeur de Chambre de Namur e sei voci soliste dirigerà il proprio oratorio intitolato La Passione di Gesù; e le arie d’opera di Handel e Rameau eseguite da Marie Perbost accompagnata da Les Ombres diretto da Margaux Blanchard e Sylvain Sartre.
Dall’altra il confronto tra la musiche di Purcell e Lully e quelle dei postminimalisti Martyn Harry e David Chalmin presentate da Le Concert de l’Hostel Dieu; il sincretismo dell’oratorio pop barocco creato dai gruppi Dez Mona e B.O.X (Baroque Orchestration X); e infine la danza hip-hop del coreografo Mourad Merzouki accompagnata dalla musica elettro-barocca della band Arandel.
Il terzo fine settimana intitolato Talentueuses è dedicato alla presenza femminile nel mondo della musica antica, sia attraverso musiciste che hanno creato il proprio ensemble, sia compositrici. Nel primo concerto di questa serie figura la straordinaria violoncellista Emmanuelle Bertrand, e a seguire gli Ora Singers fondato e diretto da Suzi Digby, l’Ensemble Alkymia diretto da Mariana Delgadillo Espinoza, L’Arpeggiata di Christina Pluhar con un programma dedicato a Francesca Caccini e Barbara Strozzi, e Gli Incogniti diretto da Amandine Beyer.
L’ultimo fine settimana, intitolato Virtuoses, è dedicato ai giovani ensemble che godono del sostegno del programma europeo Eeemerging+ : FiloBarocco, La Palatine, Cohaere, La Camerata Chromatica, Into the Winds, I Zeffirelli, ParaCorda, Butter Quartet, oltre ai quali figurano anche due diverse formazioni create a partire dalla 23° e dalla 24° Accademia musicale Barocca di Ambronay, dirette rispettivamente da Geoffroy Jourdain e da Ophélie Gaillard.
Ma in questa tornata finale oltre ai numerosi giovani gruppi emergenti sarà presente anche uno dei più importanti e affermati ensemble francesi di musica antica, Correspondance diretto da Sébastien Daucé, con un programma dedicato ai compositori inglesi del XVII secolo che furono al servizio della Corona britannica.
Il programma completo, che comprende anche altri concerti, è presente sul sito del CCR dal quale si può anche scaricare per avere un quadro completo di questo interessante festival francese che si svolge in un luogo ricco di storia e che rivolge le sue attenzioni sia alla comunità internazionale del mondo della musica antica che al territorio locale del dipartimento dell’Ain e delle vicine città di Lione e di Ginevra, cercando di interessare e convolgere il pubblico di tutte le età.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Il concerto sarà trasmesso domenica 22 dicembre in diretta su Rai 1 dopo l’Angelus da San Pietro
Nuova sede per l’Archivio del Festival di Salisburgo e molti progetti per rendere accessibili e valorizzare i materiali storici della rassegna inaugurata nel 1920
Nel 2025 Baden-Baden festeggia i 100 anni di Pierre Boulez, il suo cittadino onorario scomparso nel 2016, con una serie di iniziative fino all’estate