Le proposte della Filarmonica Romana
Il cartellone ideato da Andrea Lucchesini
Per un’istituzione musicale che si prepara a festeggiare i duecento anni di storia (l’anniversario cadrà nel 2021) l’attuale incertezza delle risorse economiche non può certo costituire un freno alla propria attività, a ben vedere le difficoltà superate nel corso di questa lunga storia non sono poche. È dunque con la consapevolezza di questa tradizione unita a un rinnovato impegno che Andrea Lucchesini ha presentato – insieme al presidente Paolo Baratta – la nuova stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, la prima che firma come nuovo direttore artistico: oltre cinquanta appuntamenti, suddivisi tra Teatro Olimpico, Teatro Argentina, Sala Casella, per offrire una proposta particolarmente varia e diversificata, rivolta oggi a un pubblico sempre più ampio per età e per interessi. Lucchesini ha definito la Filarmonica un “luogo giovane”, un “centro propulsivo” dove è possibile, ancora una volta, dedicare attenzione a molteplici forme d’arte, visto il ruolo che la musica, la danza, il teatro musicale e la letteratura occupano all’interno della programmazione 2018-19.
Se al Teatro Olimpico vedrà (dal 9 al 18 novembre) il ritorno del Don Giovanni mozartiano – chel’Orchestra di Piazza Vittorio, a un anno dal debutto e dopo una fortunata tournée, presenta di nuovo al pubblico romano – e (dal 20 febbraio al 3 marzo) la prima mondiale di Alice, il nuovo spettacolo creato per i Momix dalla inesauribile fantasia di Moses Pendleton, sarà al Teatro Argentina che troveranno spazio i grandi appuntamenti con la musica, grazie alla rinnovata collaborazione col Teatro di Roma. Dieci proposte di grande rilievo, che si apriranno nel nome di Bach (il 17 gennaio), del quale l’Accademia Bizantina proporrà l’Arte della Fuga, e proseguiranno fino ad aprile, con un particolare attenzione al repertorio cameristico. Da sottolineare, in questo senso, il ruolo di primo piano che svolgerà la musica per quartetto (e quintetto) in alcuni dei concerti di questa stagione: il 24 gennaio Simonide Braconi, prima viola del Teatro alla Scala, sarà insieme al Trio di Parma, il 31 dello stesso mese il Quartetto d’archi della Scala salirà sul palco dell’Argentina insieme a Fabrizio Meloni, primo clarinetto della medesima compagine scaligera, mentre a febbraio (24 e 25) sarà la volta del Quartetto Guadagnini. Senza contare che la Filarmonica ospiterà in residenza il giovane Quartetto Lyskamm, impegnato in un progetto triennale – dedicato ai sei Quartetti dell’op. 18 di Beethoven e ai sei Quartetti di Bartók – nel quale saranno previsti concerti non solo nella Sala Casella, ma anche nelle scuole, in collaborazione con alcuni Istituti della provincia di di Roma.
Molto ricca l’attività formativa – della quale Lucchesini ha sottolineato la strategica importanza per formare il pubblico di domani – che quest’anno risulta potenziata grazie anche a due nuove iniziative specifiche: “RossiniLab” è un progetto quinquennale destinato a giovani cantanti, strumentisti e maestri collaboratori, finalizzato alla realizzazione delle cinque farse veneziane di Gioachino Rossini che saranno messe in scena al Teatro di Villa Torlonia; “Newmusic Week”, un workshop sulla musica d’oggi rivolto a compositori e strumentisti che prevede – nel mese di maggio 2018 – un corso di composizione e analisi e una masterclass sulla prassi esecutiva strumentale contemporanea nel repertorio solistico e da camera.
Attenzione agli interpreti italiani, alle nuove generazioni, al repertorio contemporaneo, alla divulgazione musicale, continuano a caratterizzare anche questa nuova stagione della Filarmonica, il cui programma completo è disponibile sul sito www.filarmonicaromana.org
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