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Funziona il coordinamento tra i teatri
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Positivo il bilancio dopo il primo anno della Rete Lirica delle Marche, esempio unico in Italia di coordinamento tra tre teatri di lirica ordinaria, il Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il Teatro della Fortuna di Fano e il Teatro dell’Aquila di Fermo, supportati dall’Associazione Arena Sferisterio (Teatro di tradizione), dal Rossini Opera Festival e dalla Form (Istituzione concertistico-orchestrale), oltre che dal Consorzio Marche Spettacolo.
L’attività della Rete è stata recentemente presentata dal presidente del Consorzio Marche Spettacolo Carlo Pesaresi, dal Sovrintendente dello Sferisterio di Macerata Luciano Messi, in qualità di coordinatore, dal direttore artistico Alessio Vlad e dall’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni, con la partecipazione dei rappresentanti di tutti gli enti musicali coinvolti e dei sindaci. I risultati ottenuti in questo primo anno – è stato sottolineato- vanno al di là di ogni aspettativa, sia per la qualità degli spettacoli e il successo di critica e di pubblico, sia per l’integrazione delle maestranze artistiche e l’ottimizzazione delle risorse.
Tre i titoli coprodotti, L’elisir d’amore, Il barbiere di Siviglia e Madama Butterfly, per un totale di 12 serate di spettacolo che hanno visto una grande affluenza di giovani. A questo valore culturale corrisponde anche un valore lavoro, perché la Rete Lirica delle Marche ha coinvolto nella produzione 400 persone (per il 90% marchigiani) tra artisti e tecnici, di cui 1/3 di giovani under 35, generando 4.700 giornate di lavoro.
“In termini economici - ha affermato Messi - il valore complessivo della produzione 2015 è stato pari a 870mila euro, con un costo medio a recita di 72,5mila euro, molto competitivo sia in termini assoluti che rispetto alla qualità degli spettacoli”. Inoltre, l’attività della Rete Lirica delle Marche ha permesso di accedere al contributo FUS per 150mila euro. Importante il riconoscimento da parte della Regione Marche la quale, oltre a sostenere il progetto presso il MiBACT, ha erogato contributi ai tre teatri per 134mila euro. Pure gli incassi sono già rilevanti, con 144mila euro di biglietteria. Tutti dati che segnano il più rispetto all’attività dei tre Teatri nel 2014: il Fus è cresciuto del 25%, il contributo regionale del 23% e la biglietteria del 12%. E, dato da non sottovalutare - ha proseguito Messi - questa Rete permette di risparmiare circa il 25% rispetto al costo medio delle produzioni della stessa qualità”. Per il direttore artistico Vlad si tratta di “un miracolo economico: qui siamo di fronte a dei valori di una vera e propria industria. Posso dire che questa esperienza segna il coronamento della mia attività in questi 12 anni nelle Marche”.
La prossima stagione metterà in scena tre titoli: Il barbiere di Siviglia a marzo, Il flauto magico e Nabucco tra ottobre e dicembre.
Lucia Fava
Lucia Fava
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