La XXVIII edizione di ParmaJazz Frontiere
“Movimenti in piano sequenza” è il titolo dell’edizione 2023 del festival che prende il via sabato 30 settembre
Torna ParmaJazz Frontiere Festival, la manifestazione guidata dalla direzione artistica di Roberto Bonati che per il 28° anno propone un articolato programma che si svolge tra il 30 settembre e il 25 novembre, offrendo diversi appuntamenti ispirati al tema conduttore “Movimenti in piano sequenza”.
Anche in occasione di questa nuova edizione viene confermata quella consolidata alchimia fra produzioni originali, formazione e importanti ospitalità che plasmano un cartellone distribuito in differenti luoghi della città di Parma, come la Casa della Musica, il Teatro Farnese, i Voltoni del Guazzatoio, l’Abbazia di Valserena, il Ridotto del Teatro Regio, l’Ape-Parma Museo, la Dallara Academy, la Galleria di San Ludovico e l’Associazione Remo Gaibazzi.
Fra i protagonisti troviamo il sax di Tommy Smith (7 ottobre), la tromba di Hilde Marie Holsen per il tradizionale appuntamento con Una stanza per Caterina (8 ottobre), gli NRG Bridges (13 ottobre) – progetto nato dall’incontro fra Gianluigi Trovesi e il duo Novotono dei fratelli Adalberto ed Andrea Ferrari – la norvegese Benedicte Maurseth in trio con l’inglese Sarah Jane Summers e con la light designer norvegese Randiane Sandboe (11 novembre), Norma Winstone in duo con il pianoforte di Glauco Venier (5 novembre).
Significativa la presenza delle formazioni orchestrali che trovano spazio in tre i concerti in programma, a cominciare dal Jazz’on Parma Orchestra diretta da Beppe Di Benedetto che aprirà il 30 settembre il Festival al Teatro Farnese, per passare poi alla Chironomic Orchestra che torna il 15 ottobre all’Abbazia di Valserena, finendo con la ParmaFrontiere Orchestra in programma il 21 ottobre al Teatro Farnese con un nuovo progetto di Roberto Bonati.
Importanti anche le tappe ormai classici del Festival che offrono, oltre alla già citata “Una stanza per Caterina”, l’appuntamento con il vincitore del Premio Gaslini – che quest’anno vedrà salire sul palco (14 ottobre) Davide Nasi BDSE 4tet e il live painting di Alberto Reggianini – o gli immancabili Cartoons! (28 ottobre), che propone la musica delle colonne sonore dei cartoni animati in chiave jazz. Ritorna inoltre il workshop con gli allievi del Liceo Bertolucci che quest’anno sarà tenuto da Gabriele Fava con il concerto finale previsto per il 18 novembre.
Come nel caso di Cartoons!, srà dedicato ai più piccini anche Le sette vite del jazz del Torototela quintet (19 novembre) con Pato Valderrama, performer impegnato in un dialogo serrato parola e musica con un quartetto jazz. Sul palco: Michele Bonifati chitarra elettrica, Giulio Stermieri piano, Giacomo Marzi contrabbasso, Oscar Abelli batteria. Da segnalare, il 1 novembre, anche la presentazione dell’album, recentemente pubblicato per l’etichetta ParmaFrontiere, titolato Some Pictures del Roberta Baldizzone White Quartet, concerto realizzato in in collaborazione con Segnali di Vita _ Il Rumore del Lutto.
Torna, inoltre, la preziosa collaborazione con Lenz Fondazione che anche quest’anno darà vita ad una coproduzione pensata per questa edizione 2023 (22, 23,24 e 25 novembre). In programma Crine_Ermenegarda Oratorio, lavoro tratto da Adelchi di Alessandro Manzoni per la installazione e composizione di Maria Federica Maestri, con l’interpretazione di Carlotta Spaggiari, le musiche di Roberto Bonati (impegnato anche al contrabbasso) e drammaturgia e imagoturgia di Francesco Pititto.
A completare questa edizione, in programma anche conferenze, masteclass e guide all’ascolto, per la piena realizzazione di un Festival che vuole, fra le altre cose, offrire una summa sul jazz fra ieri, oggi e domani.
Tutte le informazioni sul sito www.parmafrontiere.it.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Dal 31 ottobre al 3 novembre la 61a edizione del festival berlinese
Il 9 novembre una serata con The Necks e il trio Spiralis Aurea