La Verdi di Milano riapre le porte
A luglio e agosto quindici serate con l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti per pianoforte di Beethoven

Dopo mesi di lockdown e di musica ascoltata in streaming, l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” riapre le porte al pubblico a partire dall’1 luglio con una stagione concertistica estiva, che – come dice inequivocabilmente il titolo Beethoven Summer – è interamente dedicata a Beethoven e in particolare alle sue nove Sinfonie e ai suoi cinque Concerti per pianoforte. Sono otto programmi diversi, ognuno replicato due volte, il mercoledì e il giovedì, tranne l’ultimo – quello con la Nona– che verrà eseguito soltanto domenica 30 agosto: facendo due conti, sono quindici serate nell’Auditorium di largo Gustav Mahler.
Si inizia con il Concerto n. 5 “Imperatore”, affidato ad un pianista di grande qualità come l’ucraino Alexander Romanovsky, qui anche nelle vesti di direttore d’orchestra. Questo giovane musicista ha scelto l’Italia come suo paese di residenza, al pari del tedesco Alexander Lonquich, che si produrrà anch’egli sia come pianista sia come direttore nel secondo concerto della serie, eseguendo la Sinfonia n. 2 e il Concerto n. 4. Dal 15 luglio fino alla fine di questo ciclo di concerti sarà sempre sul podio Claus Peter Flor, il direttore musicale dell’orchestra, che dirigerà le rimanenti otto Sinfonie, più il terzo, secondo e primo dei Concerti per pianoforte (infatti si comincia dal Quinto e si procede in ordine cronologico inverso, non sappiamo se per scelta o per caso) con i pianisti Benedetto Lupo, Federico Colli e Luca Buratto.
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