La stagione dello Sperimentale di Spoleto
Dopo il preludio di agosto con La gita in campagna, si prosegue a settembre con opere di Scarlatti, Pergolesi e Gnecco; conclusione con Rigoletto
Dopo lo stuzzicante preludio in agosto (la serata di teatro cabaret con musiche di Piero Umiliani, Fiorenzo Carpi e Tony Lenzi su testi di Pier Paolo Pasolini, Fabio Mauri, Mario Soldati e Franco Fortini, e La Gita in campagna di Mario Peragallo su libretto di Alberto Moravia), la stagione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto entrerà nel vivo a settembre, con La prova di un’opera seria di Francesco Gnecco, che andò in scena per la prima volta a Venezia nel 1803 col titolo La prima prova dell'opera Gli Orazi e i Curiazi (una conferma della popolarità di quest’opera di Cimarosa in quegli anni) e successivamente fu rimaneggiata e ribattezzata con il titolo odierno. È una brillante parodia della vita del teatro, un ritratto arguto e divertente del pittoresco mondo che si agita dietro le quinte. Sarà rappresentato non a Spoleto ma a pochi chilometri di distanza, a Trevi, dal 4 al 6 settembre, e poi a Bevagna, Spello e Montefalco.
Ma si torna a Spoleto l'11, il 12 e 13 settembre per due intermezzi buffi di scuola napoletana: si tratta della notissima Serva padrona di Pergolesi, accostata alla prima rappresentazione in tempi moderni di Pericca e Varrone di Alessandro Scarlatti. Pierfrancesco Borrelli dirige l’Ensemble musicale del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli”, mentre Andrea Stanisci firma regia e allestimento scenico.
Chiude la stagione il nuovo allestimento di Rigoletto, che andrà in scena per sei recite dal 15 al 20 settembre con una doppia compagnia di cantanti (e, in alcuni casi, anche tre interpreti per un solo ruolo) e sotto la direzione del maestro Marco Boemi. La regia sarà curata da un’attrice Maria Rosaria Omaggio, che, se ricordiamo bene, è al debutto nella regia lirica. Nell’allestimento scenico di Andrea Stanisci sarà fondamentale l’uso delle proiezioni, che serviranno a rispettare le disposizioni in materia di distanziamento e sicurezza. L’orchestra sarà disposta sul palcoscenico appositamente prolungato e nei palchetti, mentre spostamenti e movimenti ad imitazione di una partita a scacchi caratterizzeranno la regia. Malgrado (o a causa di) queste precauzioni, sarà possibile andare in scena solo al Teatro Nuovo di Spoleto e non si potrà portare questo spettacolo in altri teatri della regione come negli scorsi anni.
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