La stagione del Circolo di Ave di Fermo
Tra gli ospiti Schiff, Gatti, Vengerov
Con un’anteprima in omaggio a Gabriel Fauré a 100 anni dalla morte, avvenuta il 4 novembre 1924 a Parigi, si apre a Palazzo Brancadoro di Fermo la settima stagione de Il Circolo di Ave, con il patrocinio del Comune di Fermo – Assessorato alla Cultura.
Fondato da Anna e Paola Danielli in nome della comune passione per la musica, e in ricordo della loro nonna, Ave, il circolo culturale ha assunto come mission la diffusione e valorizzazione dell’esperienza intimistica del concerto di musica da camera, durante il quale lo spettatore vive in ambiente raccolto l’esibizione musicale, accanto ad una spiccata sensibilità nei confronti degli artisti più giovani, in un luogo che, fino a pochi anni fa, non era mai stato aperto al pubblico: Palazzo Brancadoro, dimora patrizia di fine Seicento, di recente eletto dalle Dimore del Quartetto “Dimora dell’anno 2023”, per l’impegno nella promozione del territorio e della cultura attraverso la musica da camera.
L’Ensemble Brancadoro dunque, formato da Giorgia Cardarelli, violino, Fabio Cappella, viola, Alessandro Culiani, violoncello, e Davide Martelli, pianoforte sarà protagonista della serata di apertura, il 5 ottobre, a cui seguiranno otto appuntamenti, che vedono impegnato anche il Teatro dell’Aquila per quei concerti per i quali si prevede straordinaria affluenza di pubblico: il recital di Sir András Schiff (5 dicembre) che, come da sua consuetudine, annuncerà il programma la sera stessa del concerto; l’appuntamento sinfonico con Daniele Gatti e l’Orchestra Mozart, in un programma tutto mozartiano con le ultime tre sinfonie, il 22 gennaio; e il 29 marzo il violinista Maxim Vengerov, in duo con la pianista Polina Osentinskaja, in un programma dedicato a Beethoven, Brahms e Shostakovich.
I concerti a Palazzo Brancadoro continuano poi ad accogliere i giovani talentuosi che si affacciano nel panorama concertistico internazionale.
Tra questi - in apertura di stagione il 30 novembre - lo straordinario violoncellista romano Ettore Pagano, che in occasione del suo primo recital solistico a Fermo eseguirà un programma di grande modernità, con autori come Penderecki , Dutilleux, Lutoslawski, Weinberg, per finire con Bach.
Programma di grande impegno con Scrijabin, Rachmaninov, Ravel e Prokofiev anche per la giovane e talentuosa pianista franco-albanese Marie Ange Nguci (16 febbraio) anche lei nel suo recital di debutto a Fermo. Altro concerto pianistico quello con il giovanissimo pianista italiano Antonio Alessandri, già Primo Premio assoluto in numerosi concorsi giovanili, tra cui nel 2018 il Concorso Steinway Giovani Talenti. A Fermo presenterà un programma di rara maturità che accosta musiche di Bach e Ravel.
Le mura di Palazzo Brancadoro ospiteranno, poi, il dialogo arricchente di due quartetti d’archi: il pluripremiato Quartetto Ébène, con musiche di Haydn, Beethoven e Britten e il Quartetto Kandinsky che, dopo le vittorie dei primi premi ai concorsi internazionali Mozart di Salisburgo e Boccherini, sta conquistando le platee internazionali. Fondato nel 2020 e residente a Vienna, presenterà a Fermo alcuni brevi brani dal Rinascimento e primo Barocco, oltre al Quartetto op. 59 n. 3 “Razumovsky” di Beethoven.
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