La scomparsa di Gustavo Marchesi
È scomparso il 9 febbraio all’età di 87 anni Gustavo Marchesi, studioso di musica e scrittore dallo stile personale, ironico ed erudito
Nato a Guastalla (Reggio Emilia) il 13 dicembre 1933, Marchesi si è laureato in Lettere all’Università di Bologna, iniziando inoltre gli studi musicali con il padre. Per anni critico musicale del quotidiano «Gazzetta di Parma», dall’inizio degli anni Settanta sino a fine anni Novanta è stato docente di Storia della Musica del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.
Nella sua attività di studioso ha dedicato un peculiare impegno nell’indagine del melodramma ottocentesco italiano, riservando in particolare numerose pubblicazioni ai diversi aspetti della figura di Giuseppe Verdi – sia come musicista sia come uomo del suo tempo –, lavori ai quali si affiancano quelli dedicati ad Arturo Toscanini, a Puccini e alla vita musicale e teatrale della città di Parma.
Collaboratore fin dalla fondazione dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, ha scritto diversi saggi e partecipato a congressi internazionali di studi organizzati dall’Istituto stesso. Consulente al Teatro Regio di Parma e membro del Comitato nazionale per le celebrazioni verdiane del 2001, ha fatto parte anche del consiglio a capo del Centro internazionale di ricerca sui periodici musicali (Cirpem).
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Troppe labbra profane. Cronache di costume (Azzali), Canto e cantanti (Ricordi),L’opera lirica (Giunti), Arturo Toscanini (UTET), Verdi (Skira).
Nel variegato panorama della sua densa attività, Gustavo Marchesi ha riservato inoltre un significativo impegno in ambito divulgativo, offrendo al suo pubblico conferenze ed incontri segnati da un personale approccio nutrito dall’approfondita conoscenza dello studioso alla quale si affiancava la sagace aneddotica dell’appassionato.