La protesta di Santa Cecilia

Roma: Bruno Cagli chiede i riconoscimenti per l'Accademia

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Questa la dichiarazione di di Bruno Cagli (Presidente Sovrintendente dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia): «Tutto come sempre. In questo Paese la virtù e la correttezza amministrativa vengono ignorate e di fatto punite. Non serve che l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia abbia tutti i requisiti per la promessa autonomia gestionale, la cui approvazione è ancora al vaglio degli uffici del Ministero nonostante siano già trascorsi, dalla data di presentazione dell'istanza, i 45 giorni previsti. Inutile che l'Accademia abbia negli ultimi anni conseguito, sotto la guida del Maestro Antonio Pappano, i più prestigiosi premi in campo discografico e ottenuto numerosissimi inviti in campo internazionale, con un record di tournée all'estero mai raggiunto. Inutile anche che l'Accademia abbia presentato il bilancio in pareggio negli ultimi cinque anni consecutivi e largamente superato il 50% della capacità di autofinanziamento. Altrettanto inutile il record delle presenze paganti conseguito lo scorso anno che testimonia come l'Accademia abbia reso vitale per la popolazione romana, e non solo, la sede non facile del nuovo Auditorium. Evidentemente l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Parco della Musica non fanno parte di Roma Capitale! Ho già convocato l'Assemblea degli Accademici e ho in programma un incontro con il Sindaco Alemanno; auspico tuttavia un incontro urgente con il Prof. Ornaghi, nuovo Ministro per i Beni e le Attività Culturali e sto chiedendo di essere ascoltato dalle competenti Commissioni parlamentari».

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