La primavera musicale di Monaco

Dal 13 marzo a Montecarlo la trentaseiesima edizione del Festival Printemps des Arts 

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Printemps des Arts
Foto di Philippe Fitte

La trentaseiesima edizione del Festival Printemps des Arts si svolgerà a Montecarlo dal 13 marzo all’11 aprile 2020. Come nelle passate edizioni, numerose sono le proposte inedite nella rassegna diretta da Marc Monnet, che alla conferenza di presentazione ha tenuto a sottolineare che: «un festival è immaginazione. Senza invenzione, tutto diventa routine. Spesso si dimentica l’essenziale: il piacere, che non deriva solamente dall’ennesima ripetizione dello stesso concerto, ma soprattutto dalla novità. L’arte destabilizza, sorprende, è motore e specchio del pensiero».

«Un festival è immaginazione. Senza invenzione, tutto diventa routine».

Rispetto alle scorse edizioni, gli eventi del 2020 usciranno dai tradizionali confini del Grimaldi Forum e dell’Opéra per conquistare anche luoghi del Principato normalmente non destinati alla musica come il Museo Oceanografico, lo Sporting d’Été, l’Hôtel de Paris e il MonacoTech. 

Grimaldi Forum
Grimaldi Forum

Apertura il 13 marzo con l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo diretta da Kazuki Yamada con il soprano Véronique Gens impegnata in composizioni di Ernest Chausson. Fra le proposte dell’edizione 2020 concerti dedicati alla musica di Bali e a compositori francesi poco frequentati nei normali repertori come Pierre Octave Ferroud, Gustave Samazeuilh e Abel Decaux fra gli altri.

Nel programma musicale spazio anche alla musica barocca con concerti di Andreas Staier, Pierre Hantaï e Olivier Baumont e come sempre significativa la presenza della produzione musicale contemporanea, con lo spettacolo Bibilo di Marc Monnet con la regia di Arno Fabre e prime esecuzioni assolute di Yan Maresz e Gérard Pesson, artista in residenza per questa edizione del festival.

Pesson sarà al centro del concerto del 5 aprile dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo diretta da Susanna Mälkki, che prevede anche pezzi di Albéric Magnard e Olivier Messian.

Vero e proprio festival nel festival quello dedicato fra 26 e 29 marzo alla produzione artistica del Québec che prevede un denso programma di musica classica, musica folk, teatro, danza e arti visive. Fra gli spettacoli in cartellone, la danza della compagnia Cas Public, il concerto bachiano dell’Ensemble Masques, un recital del pianista Marc-André Hamelin, la musica folk del gruppo Le Vent du Nord e la pièce Belles-sœurs del drammaturgo francofono Michel Treblay, oltre a una mostra su sculture inedite delle popolazioni inuit all’Auditorium Rainier III. 

Fra gli appuntamenti più attesi il tradizionale viaggio a sorpresa, appuntamento “al buio” in un percorso musicale attraverso la Costa Azzurra senza conoscere in anticipo né luoghi né programma dei concerti. Spazio, come sempre, anche alla dimensione didattica con tre masterclass in composizione, clavicembalo e fisarmonica e un ciclo in quattro lezioni di storia della musica curato dalla musicologa Corinne Schneider. Completano il programma il pre-festival delle “caravane musicale” in varie località della Costa Azzurra e i concerti da camera in abitazioni private.

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