La nuova stagione dell’Oper Frankfurt 

Fra le 12 nuove produzioni, lo Schreker allestito da Michieletto e Rodelinda diretta da Andrea Marcon 

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Bernd Loebe e Sebastian Weigle
Bernd Loebe e Sebastian Weigle

Presentata a Francoforte sul Meno la nuova stagione dell’Oper Frankfurt, la diciassettesima del sovrintendente e direttore artistico Bernd Loebe alla guida del teatro. «Un programma coraggioso, ispirato dalla visione che gli amici del nostro teatro seguono le nostre proposte e condividono l’espansione del repertorio», nelle parole del sovrintendente, che non rinuncia ai tradizionali grandi numeri anche nella nuova stagione, nonostante una contrazione nelle presenze medie in questa stagione (intorno al 80% rispetto all’85% delle due stagioni precedenti): oltre 500 aperture di sipario, di cui 189 di teatro musicale divise fra le dodici le nuove produzioni in programma – nove nell’Opernhaus e tre nel Bockenheimer Depot – e il robusto repertorio. 

Si apre il 9 settembre con la nuova produzione di Tri sestry (Tre sorelle) di Peter Eötvös con la direzione musicale di Dennis Russell Davies, la regia di Dorothea Kirschbaum con Vince Yi, Dmitry Egorov e Ray Chenez protagonisti. Il 12 settembre al Bockenheimer Depot va in scena in prima tedesca Lost Highway di Olga Neuwirth su un libretto di Elfriede Jelineke e della stessa Neuwirth ispirato alla sceneggiatura del film di David Lynch. Dirige Karsten Januschke e firma il nuovo allestimento Yuval Sharon, a pochi mesi dal Lohengrin che aprirà l’annuale edizione del Festival di Bayreuth. Il 28 ottobre doppia serata russa con la Iolanta di Čaikovskij e l’Oedipus Rex di Stravinskij in un allestimento firmato da Lydia Steier e la direzione di Sebastian Weigle. Il 7 novembre Francesco Lanzillotta dirige la versione concertante de Il corsaro di Verdi con Dorothea Röschmann, Željko Lučić e Mario Chang nei ruoli principali. Segue il Bellini dei Puritani il 2 dicembre nel nuovo allestimento di Vincent Boussard con i costumi di Christian Lacroix coprodotto con l’Opéra royal de Wallonie di Liegi. Sul podio Tito Ceccherini dirige un cast che comprende John Osborn e Brenda Rae fra i protagonisti. Ancora Verdi il 27 gennaio con la nuova produzione de La forza del destino con la direzione di Jader Bignamini, la regia di Tobias Kratzer e Franz-Josef Selig e Christopher Maltman fra gli interpreti. Altra novità in cartellone il 2 febbraio al Bockenheimer Depot: l’opera rock Mina frutto della collaborazione fra giovani dilettanti e professionisti dell’Oper Frankfurt sotto la direzione di Uwe Dierksen e la regia di Ute M. Engelhardt. Segue il 24 febbraio Dalibor di Bedřich Smetana nel nuovo allestimento di Florentine Klepper e la direzione di Stefan Soltesz. Il 31 marzo torna nel teatro dei suoi maggiori successi, Franz Schreker con Der ferne Klang (Il suono lontano) in una nuova produzione firmata da Damiano Michieletto, il più internazionale dei registi nostrani. Sul podio si ritroverà Sebastian Weigle, mentre Jennifer Holloway e Ian Koziara saranno i protagonisti di questa nuova produzione. Altre stelle internazionali per la Rodelinda in programma il 12 maggio: lo specialista Andrea Marcon per la direzione e Claus Guth per la regia del nuovo allestimento coprodotto con il Teatro Réal di Madrid e il Liceu di Barcellona. 

Un ritorno nel teatro dov’è stato sovrintendente e direttore musicale dal 1993 al 1997 quello di Sylvain Cambreling per Król Roger (Re Ruggiero) di Karol Szymanowski che va in scena il 2 giugno in un nuovo allestimento di Johannes Erath con Lukasz Goliński protagonista. Chiude la lunga stagione il 15 giugno al Bockenheimer Depot il “double bill” Satyricon di Bruno Maderna con la regia di Nelly Danker e The Medium di Giancarlo Menotti con la regia di Hans Walter Richter e la direzione “doppia” di Simone di Felice e Nikolai Petersen. 

Fra le numerose riprese, l’Otello di Verdi con Roberto Saccà protagonista (19 agosto 2018), la Tosca con Malin Byström protagonista e la direzione di Lorenzo Viotti (22 settembre), il Rinaldo di Händel con Jakub Józef Orliński protagonista (12 gennaio), la Daphne nel fortunato allestimento di Claus Guth (1 febbraio). 

Completano il cartellone, l’apprezzata serie delle Liederabend che nella prossima stagione vedranno succedersi Günther Groissböck (11 settembre), Hanna-Elisabeth Müller (20 novembre), Luca Salsi (18 dicembre), Ludovic Tézier (22 gennaio), Stéphanie d’Oustrac (26 marzo), Edita Gruberová (23 aprile), Michael Porter (7 maggio) e Michael Spyres (18 giugno).

Nelle parole del sovrintendente Loebe anche l’inquietudine per futuro della “casa” dell’Oper Frankfurt per la quale, come il contiguo Schauspiel, un risanamento sta diventando pressante. Nel dibattito sulle soluzioni attualmente esaminate dalla coalizione che regge l’amministrazione cittadina di Francoforte sul Meno (principale finanziatore dell’Oper Frankfurt), l’auspicio del sovraintendente è che non si dimentichino le esigenze produttive di un’istituzione di alto profilo artistico e il ruolo fondamentale di aggregazione del teatro nel tessuto sociale della città, pur in considerazione delle necessaria sicurezza dei lavoratori del teatro e del pubblico. 

 

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