La Fenice dopo l’estate 

Annunciata la programmazione da agosto a ottobre con concerti sinfonici, aspettando la Carmen inaugurale di novembre 

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Fortunato Ortombina
Fortunato Ortombina

«Per la nostra ripartenza, abbiamo voluto mettere in atto un percorso graduale. Nel mese di giugno sono andati in scena i primi concerti in diretta streaming dal palcoscenico del Teatro La Fenice. Poi sono venuti i concerti del mese di luglio, con il pubblico presente in sala e l’installazione dell’ormai famosa ‘arca’ a caratterizzare la sala di spettacolo. Siamo stati i primi, in questa fase, a proporre anche un’opera (Ottone in villa di Vivaldi) in un teatro all’italiana, al chiuso, e questo ci rende orgogliosi del nostro lavoro. Anche il ritorno in scena delle nostre masse artistiche si è svolto a piccoli passi: prima le formazioni cameristiche, poi i complessi ridotti, fino alla compagine sinfonica. Non è stata e non è tuttora un’operazione semplice, poiché teniamo come riferimento assoluto il distanziamento sociale, una regola che tutti devono tassativamente rispettare, il pubblico così come i lavoratori».

Con queste parole il sovrintendente Fortunato Ortombina ha introdotto la presentazione delle attività del Teatro La Fenice previste dopo la pausa estiva. Si tratta di una programmazione ricca ma ancora prudente. L’auspicio è comunque quello di tornare a regie e allestimenti in regime di completa normalità appena possibile e, per lanciare un segnale concreto, il sovrintendente annuncia la ripresa dell’allestimento della Carmen di Georges Bizet firmato da Calixto Bieito per l’inaugurazione della nuova stagione a novembre. 

– Leggi anche: Fortunato Ortombina, il coronavirus e i teatri in cassa integrazione

Si ricomincia il 22 agosto 2020 con un concerto sinfonico dell’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da con la bacchetta di Tito Ceccherini: in programma la Sinfonia n. 40 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Pulcinella di Igor Stravinskij. Il 23 agosto il Coro del Teatro La Fenice diretto da Claudio Marino Moretti interpreterà alcune pagine corali di Giuseppe Verdi.

Al Teatro Malibran il 26 e 29 agosto va in scena un nuovo allestimento dell’Histoire du soldat di Stravinskij in un palcoscenico completamente rinnovato e tecnologico e in un adattamento teatrale in italiano curato dal regista Francesco Bortolozzo e dalla coreografa Emanuela Bonora con la direzione musicale di Alessandro Cappelletto. La programmazione di fine agosto si chiude il 28 con le Sinfonie n. 4 e n. 8 di Ludwig van Beethoven nella direzione di Antonello Manacorda. In settembre, al Teatro La Fenice il 4 settembre va in scena Dido and Æneas in un nuovo allestimento firmato da Giovanni Di Cicco con la direzione di Tito Ceccherini e Giuseppina Bridelli e Antonio Poli protagonisti. Segue il 15 settembre un allestimento in forma semiscenica di Roberto Devereux di Donizetti con la direzione di Riccardo Frizza e la regia di Alfonso Antoniozzi.

Il 18 settembre in Gondellieder ossia Goethe e le canzoni da battello Ottavia Piccolo leggerà pagine dal diario veneziano di Johann Wolfgang von Goethe scandite dalle barcarole di Johann Adolf Hasse eseguite da Giulia Alberti accompagnata dalla Venice Chamber Orchestra diretta da Pietro Semenzato. A seguire, due titoli verdiani in forma semiscenica: Il trovatore con la regia di Lorenzo Mariani e la direzione di Daniele Callegari (2 e 4 ottobre 2020) e La traviata con la regia di Christophe Gayral e la direzione di Stefano Ranzani (25 e 27 settembre 2020). Infine, per ottobre è annunciato il dittico settecentesco Der Schauspieldirektor di Mozart e Prima la musica e poi le parole di Salieri con la direzione di Federico Maria Sardelli e la regia di Italo Nunziata (dal 9 al 20 ottobre) e Il barbiere di Siviglia di Rossini con la regia di Bepi Morassi (dal 18al 25 ottobre).

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