La Deutsche Oper riparte con Wagner nel parcheggio
Il teatro berlinese riapre con un allestimento semiscenico all’aperto del Rheingold di Wagner nella riduzione di Jonathan Dove nello spazio sovrastante il parcheggio sotterraneo del teatro
Avrebbe dovuto essere lo spettacolo di punta della stagione della Deutsche Oper di Berlino il Rheingold allestito da Stefan Herheim, prologo del nuovo Ring des Nibelungen destinato a mandare in pensione la leggendaria produzione di Götz Friedrich nel repertorio del teatro da 35 anni. Cancellato e rinviato a data da destinarsi l’attesa produzione di Herheim, la Deutsche Oper annuncia comunque un Rheingold alternativo nella stessa data prevista. Il 12 giugno andrà in scena all’aperto, nello spazio sovrastante il parcheggio sotterraneo del teatro, una versione semiscenica dell’opera di Wagner curata da Neil Barry Moss. In circostanze molto diverse, lo stesso spazio era stato usato per allestire nel 2014 l’Oresteia di Iannis Xenakis in una produzione di successo firmata da David Hermann.
Il direttore musicale Donald Runnicles ha scelto una versione cameristica firmata dal compositore britannico Jonathan Dove per 22 strumentisti e 12 cantanti. Salutata con toni entusiastici dalla stampa britannica in occasione della prima nel 1990, la versione di Jonathan Dove è stata creata con l’obiettivo di rendere possibile la presentazione della “Tetralogia” wagneriana anche per piccoli teatri e festival minori, attraverso la riduzione della durata a 10 ore (dalle 15 circa della versione originale) e dell’orchestra a circa 20 musicisti. Gli interpreti saranno quelli già previsti per l’allestimento Derek Welton (Wotan), Padraic Rowan (Donner/Froh), Thomas Blondelle (Loge), Markus Brück (Alberich), Andrew Harris (Fasolt), Tobias Kehrer (Fafner), Annika Schlicht (Fricka), Flurina Stucki (Freia), Judit Kutasi (Erda), Elena Tsallagova (Woglinde), Irene Roberts (Wellgunde) e Karis Tucker (Floßhilde). Non sono previste pause nei 90 minuti di durata dello spettacolo e il numero dei posti sarà comunque limitato in rispetto ai limiti imposti dalle autorità berlinesi come misure di contenimento del rischio di contagio.
Per favorire il riavvicinamento del pubblico per le 5 recite in programma, la Deutsche Oper ha scelto la formula “pay what you want”: i biglietti vengono venduti a un prezzo nominale di 5 euro ma gli spettatori verranno invitati a fare un’offerta supplementare secondo le proprie disponibilità. Un modo per far fronte alle ingenti perdite, che anche i teatri berlinesi hanno subito a causa della chiusura forzata in marzo.
Questo Rheingold marcherà anche l’inizio di un progetto che coinvolge gli orchestrali della Deutsche Oper: un film-concerto di 50 minuti sul tema “Uomini, miti, fiabe”. Inizialmente previsto come evento nello spazio alternativo del teatro berlinese, la Tischlerei, il film porterà lo spettatore in un immaginario viaggio affollato di ninfe, nani, dei e eroi. In chiusura, il film renderà omaggio a Wagner attraverso la “Rheingold-Phantasmagorie”, un lavoro di Douglas Brown per complesso da camera e voce recitante costruito come intreccio fra le lettere del compositore e i temi del Rheingold. Il film-concerto sarà visibile dal 22 giugno nel sito del teatro.
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