La crisi del Bellini

Catania: i problemi del teatro

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E' in sostanza paralizzato il Teatro Massimo Bellini di Catania, tuttora privo una stagione lirica 2014 anche perché non ha organi che la firmino artisticamente e che la approvino istituzionalmente. Questo è il risultato della grave crisi insieme politica e finanziaria, esplosa nei mesi autunnali: i dipendenti son rimasti a lungo senza stipendio (e ancora devono ricevere quello di dicembre più tredicesima) poiché le traversie nell'erogazione del contributo regionale 2013 (il cespite principale nel bilancio del Teatro) han fatto rimanere vuote le casse. Il commissario straordinario Alessandra Diliberto, in carica fino al novembre 2013, ha annullato tutti i contratti con scadenza successiva al 31/12/2013 (compreso quello del direttore artistico, che però ha un mandato molto più lungo) e non rinnovato quelli in scadenza, per cui il Teatro si trova privo del personale necessario a realizzare l'attività sinfonica programmata: il concerto di Capodanno è saltato per questo, prima che per lo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali. La Diliberto, funzionario regionale, ha anche tirato pesanti bordate alla gestione della sovrintendente Gari Cinquegrana, che ha negato qualsiasi responsabilità addebitandole al suo predecessore e non ha ceduto agli inviti a dimettersi.

Gli ultimi due allestimenti (Stiffelio e Lucia) sono stati perciò realizzati con grandi difficoltà, dignitosamente, ma riconfigurando all'ultimo vari elementi della produzione. Prima di ogni rappresentazione, le masse hanno inscenato un funerale in platea: il temuto funerale del Teatro. Al quale il governatore regionale si è degnato la sera di Natale di far arrivare un regalo nella persona di un nuovo commissario, ma solo 'ad acta': Marcello Giacone, capo-segreteria dell'assessore allo spettacolo Michela Stancheris (contestatissima da molte associazioni regionali che ne hanno chiesto le dimissioni), dovrebbe semplicemente curare la redazione di un sofferto - e tuttavia indispensabile a ricevere i contributi - bilancio consuntivo, ma già si parla di una sua conferma a commissario definitivo. Dietro tale marasma si indovinano sia i guasti strutturali del Teatro, sia tensioni politiche (tra il governatore Crocetta e il sindaco Bianco; tra ambedue e una sovrintendenza decisa da altri governi politici) non ancora del tutto risolte: prova ne è un delirante dettaglio emerso dall'ultima riunione tra il sindaco Bianco e l'assessore regionale, la quale non ha avuto nulla a ridire - per la Regione - a che il sindaco presieda il prossimo (chissà quando) Consiglio d'Amministrazione... che però per statuto deve essere presieduto proprio dal Sindaco! Nel frattempo, il Teatro non ha operativi CdA e direttore artistico (e già qualcuno si è fatto irritualmente avanti...), i dipendenti attendono le spettanze di fine 2013, il contributo regionale - già più volte sforbiciato - per quest'anno non è stato ancora deliberato, e della stagione lirica - l'inaugurazione era stata predisposta a gennaio col Flauto Magico - non si sa nulla.
Alessandro Mastropietro

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