Karlsruhe, Hermann Levi e la memoria
La città dedica una piazza al direttore Hermann Levi
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Karlsruhe rende omaggio alla Giornata della memoria per le vittime dell’Olocausto con due eventi significativi. L’antica capitale del Baden ha deciso di intitolare la piazza antistante il proprio Badisches Staatstheater al grande direttore d’orchestra Hermann Levi. Il figlio del gran rabbino dell’Assia, divenne uno dei più stretti e ascoltati collaboratori di Richard Wagner, che gli affidò la direzione della prima esecuzione del “Parsifal” nel 1882 nel suo teatro di Bayreuth, nonostante le forti pressioni antisemite da diversi ambienti della cultura tedesca dell’epoca e della famiglia. La cerimonia officiata dalle autorità cittadine avverrà in concomitanza con la prima assoluta dell’opera “Wahnfried”, commissionata dal Badisches Staatstheater al compositore israeliano Avner Dorman (nella foto). L’opera ha per protagonista la controversa figura di Houston Stewart Chamberlain, lo scrittore e filosofo di origini britanniche che fu autore nel 1898 di “Die Grundlagen des neunzehnten Jahrhunderts” (I fondamenti del XIX secolo), destinato a diventare uno dei testi cardine dell’ideologia razzista e violentemente antisemita del nazionalsocialismo. Ardente ammiratore della musica di Richard Wagner, che aveva personalmente conosciuto a Bayreuth nel 1882, nel 1908 Chamberlain si unì in seconde nozze con Eva von Bülow, figlia di Cosima (ancora ufficialmente sposata a Hans von Bülow alla sua nascita) e del compositore. “Grazie al lavoro con i librettisti Lutz Hübner e Sarah Nemitz e alla conoscenza via via più approfondita della storia di Wahnfried [residenza dei Wagner a Bayreuth, NdR], questo lavoro è diventato sempre più personale oltre a rappresentare un’opportunità di apprendere di più sulle origini del nazismo”, ha dichiarato Dorman. “Scavando più a fondo nella vita di Houston Stewart Chamberlain e della sua famiglia, ho sentito quasi un obbligo a comporre quest’opera per esplorare un pezzo importante di storia e anche per dire qualcosa su di essa. Per preservare questa storia attraverso la musica, non solo per me stesso ma anche per gli altri, così che essa non sia dimenticata.” La prima assoluta è prevista per sabato 28 gennaio.
Stefano Nardelli
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