Italia-Colombia a Cartagena
Presentato alla Farnesina il Festival di Cartagena, a direzione italiana
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Presentato alla Farnesina il Festival Internazionale di Musica di Cartagena (Colombia) che, arrivato quest'anno alla VII edizione, dedica il suo programma all'Italia. Per l'occasione erano presenti l'ambasciatore del paese latinoamericano in Italia, Juan Manuel Prieto, i ministri plenipotenziari del dicastero italiano, Luigi Maccotta (Direttore Centrale Paesi America latina) e Vincenzo Lomonaco (Direttore Centrale per la Promozione della Cultura), insieme a Julia Torres Salvi (Presidente della Fondazione Salvi) e Antonio Miscenà (Direttore generale del Festival).
Come aveva già avuto modo di sottolineare il nostro Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, l'ospitalità alla Farnesina è stata «un gesto di attenzione a un paese amico che sta investendo moltissimo sulla cultura». In tale contesto di ufficialità è stato illustrato brevemente il programma del Festival, che si svolgerà nella città colombiana dal 5 al 13 gennaio 2013. Significativo l'intervento dell'ambasciatore Prieto, che ha ricordato la forte intenzione di sviluppare il legame tra l'Italia e il suo paese, che non casualmente prende il nome da Cristoforo Colombo, in un momento in cui la Colombia sta investendo con convinzione nella cultura e nella musica. Julia Salvi e Antonio Miscenà hanno ben spiegato il senso di questa iniziativa che vuole inserirsi in un contesto di rapporti tra i due paesi, da promuovere in tutte le direzioni, non solo quelle musicali. Da sottolineare come il Festival risponda, anche sotto il profilo della didattica, all'interesse che molta gioventù colombiana - appartenente soprattutto a fasce povere della popolazione - mostra verso un periodo della musica che desidera conoscere meglio. Accanto al repertorio italiano, specie quello settecentesco (che sarà affidato soprattutto a Rinaldo Alessandrini, direttore ospite del festival), sarà infine significativa la presenza di una sezione dedicata ad autori e interpreti sudamericani, osservatorio sulla più recente produzione musicale del nuovo continente. (Giorgio Cerasoli)
Come aveva già avuto modo di sottolineare il nostro Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, l'ospitalità alla Farnesina è stata «un gesto di attenzione a un paese amico che sta investendo moltissimo sulla cultura». In tale contesto di ufficialità è stato illustrato brevemente il programma del Festival, che si svolgerà nella città colombiana dal 5 al 13 gennaio 2013. Significativo l'intervento dell'ambasciatore Prieto, che ha ricordato la forte intenzione di sviluppare il legame tra l'Italia e il suo paese, che non casualmente prende il nome da Cristoforo Colombo, in un momento in cui la Colombia sta investendo con convinzione nella cultura e nella musica. Julia Salvi e Antonio Miscenà hanno ben spiegato il senso di questa iniziativa che vuole inserirsi in un contesto di rapporti tra i due paesi, da promuovere in tutte le direzioni, non solo quelle musicali. Da sottolineare come il Festival risponda, anche sotto il profilo della didattica, all'interesse che molta gioventù colombiana - appartenente soprattutto a fasce povere della popolazione - mostra verso un periodo della musica che desidera conoscere meglio. Accanto al repertorio italiano, specie quello settecentesco (che sarà affidato soprattutto a Rinaldo Alessandrini, direttore ospite del festival), sarà infine significativa la presenza di una sezione dedicata ad autori e interpreti sudamericani, osservatorio sulla più recente produzione musicale del nuovo continente. (Giorgio Cerasoli)
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