Il "Viaggio in Italia" del Festival Pergolesi Spontini
La diciottesima edizione del Festival dal 1° al 29 settembre nelle Marche
La diciottesima edizione del Festival Pergolesi Spontini, quest’anno intitolato “Viaggio in Italia”, si svolgerà dal 1° al 29 settembre a Jesi e in altri luoghi d’arte delle colline marchigiane. Tra gli eventi di maggior attrazione l’allestimento, in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia, della farsa Le metamorfosi di Pasquale o sia tutto è illusione nel mondo, una delle quattro partiture di Spontini ritrovate nel 2016 in Belgio; la regia è di Bepi Morassi e la direzione musicale di Giuseppe Montesano, sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro. La revisione critica dell’opera, edita dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga e della Provincia di Anversa, è di Federico Agostinelli.
Altro evento particolare sarà la prima rappresentazione italiana in epoca moderna dell’opera da camera in due atti Il noce di Benevento di Giuseppe Balducci (1796 Jesi -1845 Malaga), con la direzione di Alessandro Benigni, la regia e le scene di Davide Garattini Raimondi. Balducci scrisse questa opera buffa, in cui si alternano parti dialogate e parti cantate sul modello dell’opéra comique francese, nel 1837 per le voci delle sue allieve, quando era maestro di musica in casa Capece Minutolo a Napoli; l’organico prevede infatti sei cantanti, tutte donne, di cui una interpreta un ruolo en travesti, con l’accompagnamento di tre pianisti su due pianoforti.
L’allestimento, realizzato per l’occasione dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, è una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con l’ Accademia d’arte lirica di Osimo; la revisione critica della partitura è a cura di Jeremy Commons. La vicenda si snoda intorno all’amore contrastato di due giovani, che tra inganni, travestimenti, superstizioni e stregonerie riescono infine a raggiungere la serenità.
Da segnalare anche la rara esecuzione di Santa Editta, oratorio per cinque voci, due violini e basso continuo di Alessandro Stradella, diretto da Andrea De Carlo sul podio dello Stradella Y-Project.
Una serie di quattro concerti, i “Racconti di viaggio”, danno ragione al titolo del Festival, coniugando la musica alla lettura di testi letterari e diari di viaggiatori. Così il taccuino di viaggio di Henry James e la Venezia di Fondamenta degli Incurabili di Josif Brodskij ispireranno due concerti con musiche di giovani autori di oggi, in prima esecuzione assoluta, che rielaborano brani di compositori legati a Venezia (Vivaldi, ma anche Maderna, Stravinskij e Sinopoli). Non poteva mancare il più noto viaggiatore musicale, Charles Burney, le cui pagine di diario saranno lette al pubblico accanto a musiche di Stradella, in prima esecuzione moderna, scritte per Venezia, Genova, Napoli. Infine Debussy, a cent’anni dalla morte, sarà il protagonista del quarto concerto sul tema del viaggio, rievocando il soggiorno romano in età giovanile e le suggestioni di Anacapri.
Altro gruppo di concerti è quello dedicato alla valorizzazione degli organi sette-ottocenteschi, realizzati da organari veneti, di cui la regione Marche è particolarmente ricca: quattro i concerti, eseguiti su un organo Nacchini a Casteferretti e su tre Callido a Senigallia, Fabriano e Staffolo.
Spettacolo di chiusura del Festival sarà Tutto è illusione nel mondo-social opera, con musiche di Spontini, realizzato con la collaborazione di studenti delle scuole superiori, che vedrà come protagoniste persone diversamente abili della Compagnia OperaH, dirette dalla regia di Gianfranco Frelli: un esempio concreto di come il teatro può contribuire all’integrazione sociale e alla valorizzazione di persone in difficoltà.
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