Il tempo di Dresda
Dal 5 maggio al 5 giugno i Dresdner Musikfestspiele
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È il “Tempo” il tema scelto dal direttore artistico Jan Vogler (nella foto) per la Trentanovesima edizione dei Dresdner Musikfestspiele, in programma nella città sassone dal 5 maggio al 5 giugno. “Il rapporto fra tempo e musica mi ha sempre interessato” secondo Vogler, “Come il tempo, un buon concerto ci consente sempre un magico discorso intellettuale tra passato e futuro.” E la magia a Dresda si tenterà con una corposa squadra di musicisti come Leonidas Kavakos, David Garrett, Daniel Hope, Kristine Opolais, Pierre-Laurent Aimard, Daniil Trifonov, Igor Levit, Dorothee Oberlinger, Arabella Steinbacher, Till Brönner e Sergei Nakariakov per citarne solo alcuni. Suggestiva inaugurazione il 5 maggio al Museo dell’Igiene, dopo l’apertura affidata alla Michael Nyman Band, con un “Wandelkonzert” nel quale il pubblico sarà invitato a spostarsi nelle sale del museo per esplorare nella dimensione spaziale e temporale i prezzi da Bach, John Cage e Morton Feldmann fino all’Erik Satie di “Vexations” eseguiti da numerosi pianisti. Tempo a parte, Israele sarà al centro della programmazione del 2016, non solo per i valori musicali che esprime il paese ma anche, secondo gli organizzatori, come simbolo di convivenza fra culture e religioni diverse. La Israel Philharmonic Orchestra guidata da Omer Meir Wellber, considerato uno dei talenti musicali del paese, sarà l’orchestra in residenza al Festival per il 2016. In cartellone inoltre il Jerusalem Quartet, la New Jewish Chamber Philharmonic, che eseguirà un programma dedicato a compositori banditi in epoca nazista oltre alla prima esecuzione del Concerto per viola di Leo Smit (29/5).
Come nelle scorse edizioni anche nel 2016 il Festival musicale di Dresda sarà soprattutto una vetrina di grandi orchestre, a partire da quelle “di casa” – cioè la Sächsiche Staatskapelle, la Dresdner Philharmonie e la Dresdner Festspielorchester – e internazionali come la Boston Symphony Orchestra diretta da Andris Nelsons (6/5), la Royal Concertgebouw Orchestra diretta da Semyon Bychkov (13/5), la WDR Sinfonieorchester di Colonia diretta da Marek Janowski con la violinista Arabella Steinbacher (20/5), la Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da Manfred Honeck (23/5) e la Singapore Symphony Orchestra diretta da Lan Shui per due concerti con un pezzo inedito per orchestra di Chen Zhangyi e i solisti Jan Vogler (23/5) e Gil Shaham (28/5). Chiusura il 5 giugno alla Semperoper con la Dresdner Festspielorchester diretta da Ivor Bolton e ancora Vogler nel Concerto per violoncello di Schumann.
s.n.
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