Il ROF 2020 si farà
Pesaro: inaugurazione l’8 agosto con La cambiale di matrimonio
Pesaro è riuscita a salvare il suo festival, in barba al Covid-19 che l’ha messo seriamente a rischio. “Non ci siamo mai persi d'animo”, spiega il Presidente del ROF Daniele Vimini, “e abbiamo lavorato a esplorare tutte le possibilità, con una forte attenzione allo scenario in continua evoluzione”. E continua: “Il Sovrintendente Ernesto Palacio assieme alla struttura ha fatto un lavoro straordinario e questa edizione, che si svolgerà tutta nel centro storico, avrà un fascino unico per il pubblico”. Un pubblico che anche quest’anno vedrà i rossiniani più indefettibili giungere a Pesaro da tutto il mondo, perché tra poco cominceranno a riaprirsi i confini tra gli stati europei e in seguito si riapriranno gradualmente anche quelli con gli stati – forse non tutti – degli altri continenti.
La quarantunesima edizione del festival si svolgerà dall’8 al 20 agosto, rispettando sostanzialmente la durata originaria prevista, contemplava un giorno in più. Si è invece reso necessario modificare sostanzialmente il cartellone, rimandando al 2021 le due produzioni più impegnative, Moïse et Pharaone ed Elisabetta, regina d’Inghilterra, che non erano compatibili con le normative anti Covid-19. Restano così due titoli operistici. Il primo è La cambiale di matrimonio, nella nuova produzione di Laurence Dale con le scene e i costumi di Gary McCann. Sarà diretta da Dmitry Korchak – che il pubblico de ROF conosce come tenore e ora vi debutta anche come direttore d’orchestra - con un cast internazionale composto da Carlo Lepore, Dilyara Idrisova, Davide Giusti, Iurii Samoilov, Alexander Utkin e Martiniana Antonie. Per rispettare le norme di distanziamento sociale, l’orchestra suonerà in platea e il pubblico assisterà allo spettacolo dai palchi.
Alla Cambiale di matrimonio sarà abbinata la cantata Giovanna d’Arco, interpretata da Marianna Pizzolato. Le recite si svolgeranno l’ 8, 11, 13, 17 e 20 agosto al Teatro Rossini. L’ultima sarà trasmessa in streaming gratuito sul sito web del festival - per dare l’opportunità ai tanti spettatori che quest’anno non potranno essere a Pesaro di mantenere il proprio legame con la manifestazione anche a migliaia di chilometri di distanza - e inoltre sarà proiettata in piazza del Popolo, come è tradizione.
Nella stessa piazza si svolgeranno tutte le altre manifestazioni del festival, a partire dalla seconda opera, Il viaggio a Reims cosiddetto “dei giovani”, nel consueto allestimento di Emilio Sagi (12 e 15 agosto). I corsi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” quest’anno sono sati rinviati, quindi il cast sarà composto da alcuni ex allievi dell’Accademia che hanno già avviato una brillante carriera internazionale. Sul podio Giancarlo Rizzi.
Completano il programma sei concerti con orchestra tenuti da alcuni tra i principali cantanti rossiniani d’oggi, che sono ospiti abituali del festival e beniamini del pubblico del ROF: Olga Peretyatko (9 agosto), Nicola Alaimo (10 agosto), Jessica Pratt (14 agosto), Juan Diego Flórez (16 agosto), il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna ed Alessandro Corbelli (18 agosto), Karine Deshayes (19 agosto). Sul podio alcuni giovani talenti della direzione d’orchestra, quali Michele Spotti, Nikolas Naegele ed Alessandro Bonato.
Le orchestre saranno la Sinfonica G. Rossini per le opere e la Filarmonica Gioachino Rossini per i concerti.
Mentre da tante altre parti giungono a cascata le notizie di annullamenti dei festival e di chiusure dei teatri d’opera fino a data da destinarsi, in Italia si comincia a ripartire, sebbene con programmi ridimensionati. È un segno di speranza per il paese europeo che è stato il primo ad essere colpito dal Covid-19. Un segno che vale ancora di più se viene da una delle città italiane più duramente provate, soprattutto nel primo periodo dell’epidemia.
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