Il Quartetto di Venezia fa 40
Il prossimo 25 ottobre l’ensemble festeggia i primi quattro decenni di attività con un concerto al Teatro Malibran di Venezia
Traguardo importante per il Quartetto di Venezia: l’ensemble veneziano celebra quest’anno i quarant’anni di attività. Andrea Vio, Alberto Battiston, Mario Paladin e Angelo Zanin festeggeranno in compagnia del pubblico veneziano il prossimo 21 ottobre al Teatro Malibran con un concerto straordinario nell’ambito della stagione di Musikàmera. Presentato dal musicologo Sandro Cappelletto, il programma comprende il Quartetto n. 4 in do minore op. 18 n. 4 di Ludwig van Beethoven, la Serenata italiana di Hugo Wolf e il Quartetto n. 2 in la minore op. 51 n. 2 di Johannes Brahms.
«Sono davvero tanti i ricordi in questi quarant’anni di attività, ma mi piace ricordare soprattutto il contatto con i pubblici dei diversi paesi nei quali abbiamo suonato – ricorda Andrea Vio, primo violino della formazione veneziana – gli artisti italiani all’estero sono trattati con i “guanti bianchi” e vengono considerati musicisti di prim’ordine. Ad esempio, alla National Concert Hall di Taipei, al termine del concerto c’era la fila di ragazzi (e sottolineo ragazzi) che ci aspettavano per avere da noi un autografo, tutti con in mano un nostro CD e tutti nostri fan, come ci disse l’organizzatore del concerto. Incredibile! In una nostra recente tournée in Argentina, Brasile e Uruguay, il pubblico era quasi tutto di origine italiana e c’era un entusiasmo meraviglioso durante e dopo i concerti. Sentivi a pelle l’attaccamento di questa gente nei confronti di quella terra che ha dato i natali ai loro genitori o nonni: una grande emozione!».
Un lungo percorso artistico, segnato spesso da collaborazioni con altri musicisti, che hanno contribuito a forgiare l’anima musica del Quartetto di Venezia: «Ogni artista con cui abbiamo collaborato ci ha dato moltissimo. Ricordo il Quartetto Borodin, il Quartetto Prazak, Andrea Lucchesini, Mario Brunello, Alessandro Carbonare, Danilo Rossi, Pietro de Maria ecc. – ci spiega Andrea Vio – Vorrei anche citare la figura del chitarrista Oscar Ghiglia, con il quale ci lega una profonda amicizia, che ha voluto suonare con noi già all’epoca dei corsi all’Accademia Chigiana, quando lui era già un famoso artista e noi ancora ai primi passi della nostra carriera».
Ma sono due le collaborazioni che Andrea Vio ricorda con particolare nostalgia: Paul Szabo e Bruno Giuranna. «Avere avuto la fortuna di suonare con loro è stata una esperienza unica e meravigliosa. – ci dice ancora Andrea Vio – Ricordo ancora le prove: l’emozione era tanta, ma ben presto l’entusiasmo prese il sopravvento e l’intesa musicale fu incredibilmente facile. I suggerimenti, le idee musicali, il respiro musicale che Szabo e Giuranna proponevano: un’indimenticabile lezione per noi».
L’identità dell’ensemble è profondamente radicata soprattutto nel repertorio classico ma nel lungo repertorio di compositori interpretati dal Quartetto di Venezia spicca anche il compositore americano Curt Cacioppo, docente a Harvard e all’Haverford College di Philadelphia in anni più recenti. Una collaborazione feconda che ha prodotto una nomination ai Grammy Award nel 2014 per il CD Ritornello (Navona). «Abbiamo conosciuto Cacioppo in occasione di un concerto di sue musiche a Venezia, quando a presentarcelo è stato il famoso musicologo ed amico Harvey Sachs. Con lui abbiamo subito stretto una fervida amicizia. In seguito ci ha dedicato molte composizioni, che abbiamo presentato in numerosissimi concerti. Abbiamo messo a punto l’interpretazione dei suoi lavori assieme a lui, intrecciando in modo inestricabile il suo contributo come autore al nostro apporto di esecutori».
Una celebrazione che cade in un momento di rinascita delle attività musicali dopo il lungo silenzio imposto dalla emergenza sanitaria globale. A Venezia li attende una serie di appuntamenti a conclusione della stagione finalmente riavviata nella loro “casa” dell’Isola di San Giorgio, l’Auditorium “Lo Squero”, dove il Quartetto è in residenza fin dal 2017. Il prossimo 6 novembre è in cartellone un concerto con musiche di Mozart e Boccherini con la presenza del flautista Massimo Mercelli, il 27 novembre un “Omaggio a Stravinskij” nel cinquantesimo della morte con i Tre pezzi per quartetto d’archi del 1914 del compositore russo accanto al Quartetto Hob. III:38 “Der Scherz” di Haydn e al Quartetto n.1 op. 11 di Čajkovskij, e il 18 dicembre un concerto interamente dedicato a Brahms con il Quartetto op. 51 n. 1 e il Quintetto per pianoforte e archi op. 34 con il pianista Maurizio Baglini.
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