Il Premio Città di Moncalieri è andato a “Complice la notte”
Il Premio Letterario Internazionale Città di Moncalieri è stato assegnato a Complice la notte di Giuseppina Manin, romanzo sulla vita di Marija Judina, pianista amica di Šostakovič e Prokof'ev
Il Premio Letterario Internazionale Città di Moncalieri è stato assegnato a Complice la notte di Giuseppina Manin, romanzo sulla vita di Marija Judina, pianista di primaria grandezza, amica di Šostakovič, Prokof'ev, Florenskij, Pasternak (la prima lettura del Dottor Zivago fu fatta a casa di Judina), importante interprete bachiana, ma anche del repertorio contemporaneo.
L'aneddoto più noto legato alla sua opposizione al regime sovietico riguarda il concerto per pianoforte n. 23 di Mozart, che eseguì a Radio Mosca durante la Seconda Guerra Mondiale. Stalin dopo averlo ascoltato richiese il disco, ma mancando la registrazione ne venne improvvisata una la notte stessa richiamando orchestra e solista; in cambio di questa il dittatore mandò un assegno di 20mila rubli alla pianista, che lo ringraziò scrivendogli che avrebbe pregato per lui, per tutti i grandi dolori provocati alla Russia, e avrebbe donato la somma ai poveri della sua chiesa. Stalin stranamente non la toccò, ma quella lettera le impedì qualsiasi tournée all'estero e le fece perdere la cattedra al conservatorio di San Pietroburgo e poi di Mosca; quando Stalin morì nel 1953, sul suo giradischi venne trovato il disco dell'Adagio del concerto mozartiano. A parte la strana e emblematica circostanza, il romanzo evoca tutto un mondo di giovani intellettuali, da Bachtin a Pupiankji, da Mandel'stam a Achmatova, a Cvetaeva, che aderirono con entusiasmo alla rivoluzione, ma ne vennero presto delusi, quando non ne furono vittime. Questa presenza corale non fa che dare maggiore spessore allo strano personaggio di Maria Judina, grande musicista, disinteressata al denaro, al proprio aspetto fisico (vestiva sempre di nero e portava scarpe da tennis), totalmente dedita alla musica.
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