“Il jazz italiano per le terre del sisma” torna all’Aquila

Tra il 31 agosto e il 1° settembre la X edizione della manifestazione animerà 15 location nel centro storico della città

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Jazz all’Aquila (foto Maurizio Magnetta)
Jazz all’Aquila (foto Maurizio Magnetta)

Torna il 31 agosto e il 1° settembre a L’Aquila la decima edizione de “Il jazz italiano per le terre del sisma”, la manifestazione che, dal 2015, porta nel capoluogo dell’Abruzzo e nelle regioni colpite dal sisma del 2016 la più importante e numerosa rappresentanza del jazz italiano e la testimonianza reale di come la cultura e lo spettacolo dal vivo contribuiscano, in maniera determinante, alla costruzione e al consolidamento delle comunità locali. Da qui il tema “Abitare il suono” sul quale i tre direttori artistici Francesco Diodati, Gabriele Mitelli e Ugo Viola hanno declinato l’edizione 2024 della manifestazione.

Dopo il Cammino solidale e la tre-giorni di concerti e trekking tenuta dal 23 e al 25 agosto tra Camerino, Castelluccio di Norcia, Amatrice, ecco che nel fine settimana tra agosto e settembre L’Aquila sarà teatro di un programma eterogeneo, mirato a offrire un ventaglio di proposte più ampio possibile e a riflettere le diversità della ricerca musicale contemporanea in Italia. L’obiettivo è stato quello di dare visibilità a musicisti emergenti e alle nuove produzioni, con particolare attenzione anche all’interdisciplinarietà.

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Il programma si conferma, ancora di più per il decennale, immersivo e a stretto contatto con i luoghi più suggestivi della città, comprese sale e cortili aperti per l’occasione, e le attese street band che accompagneranno il pubblico in un percorso di scoperta delle numerose sfaccettature del jazz. Saranno infatti molti i linguaggi che andranno a costruire un’immagine del “suono” – tema centrale di questa edizione – come metafora capace di includere il jazz contemporaneo – con artisti come Rita Marcotulli, che  aprirà la rassegna presso l’auditorium del Conservatorio Casella, Simone Graziano “Frontal”, Federico Nuti Informal Setting, Cristiano Calcagnile Anhoki, Francesco Negro, Wasted Generation, Michele Bonifati Emong - elettronica e contaminazioni – Chorus Abstracta, Don Karate che animeranno la notte del sabato a Piazza Chiarino, Fade in trio – songwriting contaminato – Valeria Sturba, Sara Ardizzoni, Lapsus Lumine, Speaking in Tongues – rivisitazioni originali – More Morricone – minimalismo e sound design – McCorman –  musiche tradizionali del mondo – Fawda, la street band Amorklab – sempre con una attenzione speciale al coinvolgimento del pubblico grazie ai ritmi della Lindy Hop con l'orchestra The Nine Pennies che chiuderanno il programma della domenica, in collaborazione con le scuole di ballo Lindy Hop dell’Aquila e di Terni.

Da segnalare anche le performance in solo e duo che animeranno la Sala del Mammut del Castello cinquecentesco e i cortili più belli della città grazie a musicisti quali Barba/Raviglia, Papetti/Milesi, Dimidiam, Braida/Locatelli, Francesco Guerri, Jacopo Ferrazza, Dan Kinzelman, Filippo Vignato, Andrea Grossi, Silvia Bolognesi.

Jazz all’Aquila (foto Adriano Bellucci)
Jazz all’Aquila (foto Adriano Bellucci)

“Il jazz italiano per le terre del sisma” conferma il coinvolgimento e l’organizzazione della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” e il coordinamento operativo dell’associazione Jazz all’Aquila; è promosso e sostenuto dal Ministero della cultura, il Comune dell’Aquila, è promosso da Regione Abruzzo, con il sostegno dei Main Sponsor SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, e NUOVO IMAIE – Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori, il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, di Costruzioni Iannini, dello sponsor tecnico Silent System e dei molti partner tecnici coinvolti. L’evento, inoltre, vede coproduzioni con alcuni dei più importanti enti culturali del territorio come il MUNDA-Museo Nazionale d’Abruzzo, il Conservatorio Alfredo Casella, la Fondazione MAXXI per Museo MAXXI L’Aquila, il Centro Sperimentale di Cinematografia (sede abruzzese), i Solisti Aquilani. Da sottolineare anche la rilevante collaborazione con il Museo del Saxofono e con Moncalieri Jazz. Confermata la media partnership con Rai Radio 1.

Tutte le informazioni e il programma completo si possono trovare qui.

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