Il futuro dell'Aiac

Un convegno a Bari

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A due mesi a mezzo dal convegno nazionale di Verona previsto a fine settembre, i soci dell'Aiac (associazione italiana delle attività concertistiche) hanno accettato l'ospitalità dell'Agis di Puglia e Basilicata per discutere in anteprima a Bari del futuro delle società di concerti. Con un Fus salvato da impietosi tagli, è fondamentale darsi regole certe e condivise. L'individuazione delle linee essenziali di una nuova legge sullo spettacolo dal vivo è stato l'oggetto del dibattito svoltosi ieri. Le ha elencate il presidente dell'Aiac Alfonso Malaguti secondo cui il nuovo decreto ministeriale deve almeno: incoraggiare le collaborazioni tra soggetti musicali diversi; consentire di disporre della liquidità a inizio attività per salvare le associazioni dall'indebitamento con le banche; stabilire criteri qualitativi e quantitativi su base triennale. All'incontro ha partecipato l'assessore alla cultura della Puglia, Silvia Godelli (nella foto). "Il rinnovamento normativo - ha detto Godelli - non è la sola emergenza del settore". Se è vero che a partire dagli anni Novanta in poi un grande ruolo è stato svolto dagli enti territoriali proprio a sostegno delle attività culturali, oggi una mannaia mette a rischio quest'azione di supplenza istituzionale. "Il patto di stabilità è la seconda vera emergenza del sistema - ha aggiunto Silvia Godelli - quello per cui le Regioni sono costrette a trattenere in cassa i soldi utili a finanziare le attività culturali. E' purtroppo un meccanismo pernicioso ma che non dipende dalle Regioni". Godelli sostiene che il nodo da sciogliere sia la concertazione vera col sistema delle Regioni e ha proposto all'Aiac, in collaborazione con l'Agis, di chiedere audizione al ministro Galan. "Disponiamo finalmente di un interlocutore - ha concluso Godelli - ed è arrivato il momento di riprendere il lavoro sulla legge per lo spettacolo. A riguardo sarà a mio avviso fondamentale soffermarci su: stabilità del Fus, criteri di qualità e concertazione fra locale e nazionale, laddove il confronto Stato/regioni deve essere nodale, e richiesta di esenzione parziale dal patto di stabilità". (fiorella sassanelli)

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