Il Festival della Piana del Cavaliere riflette sul tempo
A Orvieto dal primo all'11 settembre

Sarà il Coro Giovanile Italiano ad inaugurare il 2 settembre alle 21 nel Duomo di Orvieto la sesta edizione del Festival della Piana del Cavaliere Orvieto Festival con la direzione artistica di Anna Leonardi.
Il tema quest'anno è "Quando è il presente", spiega la direttrice artistica: «Intrappolato tra il passato e il futuro, nell’istante prende forma il nostro stare al mondo, nella trasformazione artistica che in continuo movimento ci rende presenti a quello che viviamo. Partecipi del nostro tempo, nulla di ciò che ci appartiene si presenta se non come da trascorrere o già trascorso, a parte quel sottile momento di passaggio, quell’istante di fragilità che l’artista conosce così bene e che ci ricorda di essere tutti, sempre, quando è il presente».
Il 3 settembre nella Sala Città Slow di Palazzo dei Sette omaggio a Pasolini e Fenoglio nel centenario della nascita con la conferenza dei critici letterari Milly Curcio e Luigi Tassoni "Quando la memoria è il presente". Al Teatro Mancinelli si festeggia un altro centenario, quello del "Monello" di Chaplin con la proiezione del film e la sonorizzazione dal vivo con la pianista Maud Nelissen. Tra gli altri opliti il Trio Chagall, la Georgian Chamber Orchestra, il 7 settembre i due violoncellisti Anssi Kartunnen e Claudio Pasceri con la Filarmonica Vittorio Calamani eseguiranno un brano per due violoncelli e orchestra commissionato ad un giovane compositore ( il concerto verrà replicato in autunno a Torino).
Così la direttrice artistica spiega le novità in programma: «Abbiamo pensato di dare vita a un piccolo filone di concerti che intitoleremo “concerti del mattino” e che vogliono essere un momento musicale alternativo all’ascolto in Teatro, in luoghi non convenzionali, come per esempio Orvieto Underground o i luoghi più rappresentativi della città, nei quali presentare progetti crossover. Citerò due protagonisti di questi concerti di metà giornata: la Georgian Chamber Orchestra che torna nel nostro festival portando un sentimento del presente completamente diverso dal nostro e lo fa eseguendo la musica del loro paese d'origine; poi, l’ensemble Le fil Rouge che presenta un programma di musica popolare facendo immergere il pubblico nelle sonorità della musica di tradizione, da loro rivista e trascritta, con un occhio attento al presente musicale. Altra novità di questa programmazione sono le introduzioni ai concerti. Ogni concerto serale avrà una sua introduzione a cura di esperti del settore, musicologi, critici di teatro, esperti di cinema e musica da film, specialisti nella musica d’oggi. Credo fortemente che un'introduzione agli eventi possa garantire un maggior coinvolgimento e una maggior preparazione del pubblico che quindi potrà godere maggiormente di quello che poi andrà ad ascoltare, a vedere».
Una riflessione sul tempo è lo spettacolo BHB- La discesa di Amleto nel Maelstrom con il musicologo Guido Barbieri, la pianista Silvia Paparelli, la compositrice Roberta Vacca, il live elettronica di Federico Martusciello e la fisica del CNR Margherita Cappelletto. Chiusura l'11 settembre con il violinista Giuseppe Gibboni, vincitore del "Paganini" che si esibirà con l'Orchestra Filarmonica Vittorio Calamai.