Il "comune sentire" di Milano Musica

Al festival da Aperghis a Filidei a Verrando

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Instrumental freak show di Giovanni Verrando
Instrumental freak show di Giovanni Verrando

Milano Musica festeggia i suoi trent'anni d'attività con una prima serie di concerti a maggio (per la seconda in autunno e il calendario completo). Durante la conferenza stampa in collegamento web col foyer della Scala la vicepresidente Mimma Guastoni ha ricordato come le radici dell'associazione risalgano a una sera del 1976 in casa di Paolo Grassi, presenti Novella Sansoni allora assessore alla cultura della Provincia e Luciana Pestalozza, che ebbero l'idea di fondare Musica nel nostro tempo, destinata a chiudere nel 1989 per il disinteresse del successivo assessore alla cultura, poi implicato in Tangentopoli. Ma l'impegno preso con Pierre Boulez venne onorato da Luciana Pestalozza che l'anno dopo organizzò la rassegna Boulez a Milano, una decisione che si rivelò fondante per Milano Musica, da subito sostenuta dalla Scala che ne è rimasta sempre a fianco. Quest'anno, ha sottolineato la direttrice della rassegna Cecilia Balestra, la preparazione del cartellone è stata particolarmente laboriosa per via dell'epidemia e ha come titolo emblematico D'un comune sentire, come dice la composizione di Georges Aperghis D'un commun accord, in programma il 15 maggio alla sala Verdi del Conservatorio in prima assoluta con l'Ensemble L'Istant Donné. Il brano ha avuto una gestazione di due anni, con un continuo scambio di idee e aggiustamenti fra compositore e interpreti, e per questa ragione è diventato simbolico di cosa significhi la ricerca, quando intende mettere in gioco le forme del passato per ricomporne una nuova, come ha commentato il consulente artistico Marco Mazzolini. Altre cinque novità sono previste a maggio. Il 10 al Teatro Elfo Puccini Instrumental freak show - A manifesto on diversity di Giovanni Verrando, che in sintonia con le esperienze della Nuova Liuteria compone suoni anche con strumenti acustici tradizionali; il 19 all'Auditorium San Fedele The Lehmann discontinuity di Daniel D'Adamo e Leading Lines di Ivan Fedele, entrambi col Quartetto Tana ed elettronica; il 24 al Base Milano Ciclo dell'assedio di Giorgio Netti con l'ensemble d'archi Mdi; il 25 alla Santeria Toscana Senza fili di Vittorio Montalti, per violoncello solo (Michele Marco Rossi). Da segnalare naturalmente il concerto di Maurizio Pollini, storico amico di Milano Musica, che il 16 maggio è impegnato al Conservatorio impegnato nei Klavierstücke di Arnold Schönberg, ...sofferte onde serene di Luigi Nono, Arabeske e Fantasia in do maggiore di Schumann.

Unico compositore presente alla conferenza stampa, Francesco Filidei ha due appuntamenti a Milano Musica: il 30 maggio il pianista Maurizio Baglini all'Auditorium San Fedele esegue Berceuse e Filastrocca (in programma anche cinque sonate di Domenico Scalatti e D'après cinq chansons d'élite di Azio Corghi) e il 21 settembre alla Scala, Tre quadri con l'orchestra della Rai diretta da Tito Cecchini e Maurizio Baglini pianoforte. Il concerto per pianoforte era stato registrato a trasmesso dalla Rai il 12 novembre del 2020, ma l'esecuzione di quest'autunno per la prima volta dal vivo terrà conto di alcuni interventi che Filidei ha apportato alla partitura dopo l'esperienza dello scorso anno. Nel precisarlo ha anche ricordato come i tre movimenti del brano siano ispirati alle tre vicende del Trittico di Puccini, nell'ottica a lui cara di confrontarsi con le proprie radici culturali e le forme del passato per inventarne di nuove in un ideale meticciato col presente. Sempre in autunno Milano Musica organizza il convegno Ascoltare il futuro. Claudio Abbado, a cura del comitato scientifico composto da Cecilia Balestra, Oreste Bossini, Angela Ida De Benedictis, Franco Pulcini, per dibattere sul rinnovamento del repertorio musicale, delle sale da concerto, del potenziale della musica contemporanea, eccetera, con addetti ai lavori di mezza Europa.

A partire dal prossimo anno la rassegna si svolgerà a maggio, con appendici a giugno.

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