I vent’anni del Piacenza Jazz Fest

Dal 4 marzo al 18 aprile la XX edizione del festival offre più di 40 eventi in 40 giorni

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Bill Frisell e Thomas Morgan (foto John Rogers - ECM Records)
Bill Frisell e Thomas Morgan (foto John Rogers - ECM Records)

Dopo il concerto di anteprima dello scorso 19 febbraio che ha visto protagonista Musica Nuda – il duo formato dalla voce di Petra Magoni e dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti – dal 4 marzo al 18 aprile 2023 torna per la sua XX edizione il Piacenza Jazz Fest, manifestazione che celebra i vent’anni di attività con un programma che propone più di 40 eventi in 40 giorni.

A inaugurare il cartellone principale di questa speciale edizione sarà, il 4 marzo, un omaggio al maestro Giuseppe Parmigiani, mancato lo scorso anno, con un concerto della “sua” Sugar Kitty Band, la prima big band di Piacenza da lui ideata e condotta. Sabato 11 marzo sarà la volta del doppio set che vede protagonisti il Claudio Fasoli Samadhi 4et – Claudio Fasoli (sax tenore e soprano), Michelangelo Decorato (pianoforte), Andrea Lamacchia (contrabbasso) e Marco Zanoli (batteria) – seguito dal trio del flautista Aldo Davide Di Caterino con, al fianco del titolare, Nando Di Modugno alla chitarra e Dario Deidda al basso.

Claudio Fasoli (foto Mariagrazia Giove)
Claudio Fasoli (foto Mariagrazia Giove)

Sabato 18 marzo arriva a Piacenza Michel Portal, il compositore, sassofonista e clarinettista francese che, a 87 anni, rimane costantemente in prima linea nel mescolare il linguaggio del jazz con elementi della cultura europea, sia colta che popolare. In questa occasione sarà presente con il suo quintetto “MP85”, che contempla oltre allo stesso Portal artisti quali Samuel Blaser (trombone), Bojan Z. (pianoforte), Bruno Chevillon (contrabbasso) e Stephane Galland (batteria). Altri due grandi artisti dalla lunga e longeva carriera saranno presenti sul palcoscenico del Piacenza Jazz Festi il 25 marzo, quando Enrico Rava (flicorno) e Fred Hersch (pianoforte) presenteranno “The Song Is You”, il progetto raccolto anche in un disco uscito lo scorso autunno per la casa discografica ECM.

Fred Hersch (foto Ruben Steijn)
Fred Hersch (foto Ruben Steijn)

Nel clima raccolto della dimensione solistica troveremo invece il 25 marzo il sassofonista e flautista Gianni Azzali, anche direttore del festival piacentino. Nel titolo della serata “Peke Yako”, che in Swahili significa “da solo”, il richiamo alla finalità benefica della serata, il cui ricavato andrà all’associazione “L’albero di Joshua” che sostiene le attività in Kenya della dottoressa piacentina Francesca Lipeti. Sabato 1 aprile un altro doppio set vedrà impegnato l’Umberto Petrin Trio – Umberto Petrin (pianoforte), Danilo Gallo (contrabbasso), Ferdinando Faraò (batteria) – con il progetto titolato “Everybody Dance”, seguito dal Donatella Montinaro 5et, composto dalla voce della titolare affiancata da Gabriel Marciano (sax), Domenico Sanna (pianoforte), Giulio Scianatico (contrabbasso) e Cesare Mangiocavallo (batteria).

Mike Stern (foto Sandrine Lee)
Mike Stern (foto Sandrine Lee)

Giovedì 6 aprile sarà quindi la volta della Mike Stern Band, formazione di cinque elementi quali Leni Stern (chitarra, n’goni – voce), Bob Franceschini (sax), Chris Minh Doky (basso), oltre al batterista Dennis Chambers, tutti al fianco della chitarra di Stern, protagonista quest’ultimo anche di una masterclass a quindici fortunati chitarristi. L’ultimo doppio set del cartellone vede prevede il 15 aprile il Maurizio Gammarco Halfplugged Syncotribe – con Maurizio Gammarco (sax tenore), Luca Mannutza (organo Hammond), Paolo Zou (chitarra), Makar Nobikov (contrabbasso) e Enrico Morello (batteria) – seguito da Michele Sannelli & the Gonghers, formazione che comprende Michele Sannelli (vibrafono), Davide Sartori (chitarra), Edoardo Maggioni (pianoforte e tastiere), Stefano Zambon (contrabbasso e basso elettrico) e Fabio Danusso (batteria). L’ultimo concerto del cartellone 2023 del Piacenza Jazz Fest prevede, il 18 aprile, un altro duo di prestigio come quello formato da Bill Frisell (chitarra) e Thomas Morgan (contrabbasso).

Al fianco del cartellone principale troviamo poi L'Altro Festival, una serie di iniziative collaterali che comprendono: Il Jazz Va a Scuola, per tenere aperto il dialogo coi più giovani, Concerti nella rete di pub e locali che fanno musica dal vivo, Il Jazz al Centro per aperitivi swinganti, Guide all'ascolto per scoprire di più sui concerti e musicisti in programma, Jazz Breakfast e Jazz Brunch per iniziare bene la domenica, il Concorso Nazionale Bettinardi per i nuovi talenti del Jazz italiano, e poi ancora masterclass, workshop, presentazioni di libri, proiezioni di film, improvvisazioni tra arte e musica.

Programma completo e informazioni su biglietti e abbonamenti sul sito  www.piacenzajazzfest.it.

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