I dati di Fuortes
L'Opera di Roma sta meglio
News
classica
«Non immaginavo che dopo tre mesi si potessero conseguire questi risultati!», si meraviglia il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Carlo Fuortes chiamato ad un'impresa impossibile: «Nel 2013, la Fondazione era sull'orlo del fallimento, gravata da un indebitamento netto che sfiorava i 39 milioni di euro e con un bilancio di esercizio in perdita di circa 13 milioni...Il risanamento è stato possibile grazie alla legge Bray che ha permesso di accedere ad un finanziamento statale di 25 milioni di euro: i 20 già consegnati hanno permesso di annullare l'indebitamento con gli artisti, riportare a livelli ordinari quelli verso i fornitori, l'erario ed istituti previdenziali».
E aumenta anche la produzione: passando da 54 produzioni operistiche nella stagione 2013 a 56 nella 2015 e 89 nella 2016 con un incremento del 58,9%. Le sorprese non mancano neanche nel incasso lordo al botteghino al 31/3 in confronto con lo stesso periodo 2014: si passa da 3.029.580,78 a 4.852.126,44 (60,2%: 42,2% per l'opera e 31.6% per il balletto). Anche la domanda è crescente se già il 2 marzo 2015 si è arrivati all'incasso al botteghino raggiunto l'8 giugno nel 2014... e la prevendita degli spettacoli alle Terme di Caracalla deve ancora iniziare.
f.s.
f.s.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
classica
Il Valletta Baroque Festival si svolgerà a Malta dal 9 al 25 gennaio 2025 nei più importanti edifici storici dell’isola, con la partecipazione di molti musicisti provenienti da diverse parti d’Europa.
classica
La scomparsa del direttore d'orchestra, compositore e musicologo
classica
Il concerto sarà trasmesso domenica 22 dicembre in diretta su Rai 1 dopo l’Angelus da San Pietro