I Concerti del Quirinale: l’OPV in diretta RAI per il Giorno del Ricordo

Con una doppia diretta RAI, l’Orchestra di Padova e del Veneto celebrerà il Giorno del Ricordo al Concerto del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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Il presidente Mattarella e il maestro Angius
Il presidente Mattarella e il maestro Angius

Domenica 9 febbraio alle ore 11.55, l’Orchestra di Padova e del Veneto si esibirà all’interno del cartellone de “I Concerti del Quirinale” alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Trasmesso in diretta su Rai3 e Radio3 Rai, l’evento avvierà la celebrazione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Per l’occasione, l’OPV presenterà Tartiniana Seconda di Luigi Dallapiccola, brano con cui il compositore istriano rese omaggio nel 1956 al conterraneo Tartini, di cui Padova ricorda quest’anno i 250 anni della morte. A seguire, verranno eseguiti il Preludio e l’Intermezzo dalla cantata L’urlo dall’abisso di Luigi Donorà, altro autore istriano e allievo di Dallapiccola che nel 1996 dedicò quest’opera alle vittime delle Foibe, e i Folk Songs che nel 1964 Luciano Berio elaborò a partire dai canti popolari di diversi Paesi.

Guidata dal suo Direttore musicale e artistico Marco Angius, all’Orchestra di Padova e del Veneto si uniranno Lorenzo Gentili Tedeschi in qualità di violino solista, il mezzosoprano Cristina Zavalloni, e l’attrice Manuela Kustermann, mentre la regia televisiva è curata da Carlo Gallucci. 

Classe 1935, il compositore Luigi Donorà ha più volte ricordato come la mattina del 9 dicembre del 1948 fu costretto a lasciare Dignano d’Istria insieme alla sua famiglia. Una vera e propria emigrazione forzata, imposta dall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia guidata dal maresciallo Tito, alla maggioranza dei cittadini di etnia e lingua italiana della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, a seguito del massacro delle foibe, come reazione all’italianizzazione forzata e alla repressione delle popolazioni slave locali perpetrata dal regime fascista.

Luigi Donorà fu anche allievo di Luigi Dallapiccola, così come il giovane Luciano Berio che nel 1952 seguì i suoi corsi a Tanglewood, negli Stati Uniti. Per i due musicisti, l’incontro con Dallapiccola rappresentò un passo fondamentale al raggiungimento di un linguaggio originale.

 

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