Grafenegg si fa, Salisburgo forse

L’edizione 2020 del festival nella Bassa Austria si svolgerà fra il 18 agosto e il 6 settembre mentre a Salisburgo si sta studiando come realizzare il festival del centenario

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Il Festival di Grafenegg
Il Festival di Grafenegg

Dopo tante notizie di cancellazioni, arriva una buona notizia: il Festival di Grafenegg si farà. L’annuncio è stato dato dal direttore artistico, il pianista Rudolf Buchbinder, e dal governatore della Bassa Austria, Johanna Mikl-Leitner, che ha dichiarato: “L'arte e la cultura danno significato e forza a molte persone. È quindi particolarmente doloroso nella crisi attuale che le nostre istituzioni artistiche e culturali abbiano dovuto chiudere i battenti per settimane.” A favorire la riapertura sono le particolari strutture del festival con un palcoscenico all’aperto, la Wolkenturm, e la vastità dell’area riservata al pubblico distribuita su circa 32 ettari, che può dunque tollerare restrizioni e chiusure parziali. Gli organizzatori sono già al lavoro per ridurre il numero di posti destinato al pubblico e garantire una congrua distanza fra gli esecutori sulla scena. Il festival si dovrebbe tenere fra il fra il 14 agosto e il 6 settembre ma per il programma occorrerà aspettare fino al 3 giugno. Cancellato invece il gala in programma il 18 e 19 giugno senza possibilità di recupero. Come nelle scorse edizioni, è prevista la trasmissione di un concerto ogni fine settimana dall’emittente televisiva pubblica ORF.

Intanto da Salisburgo arrivano i primi segnali di ottimismo: dopo il sostanziale via libera del Vicecancelliere Werner Kogler e del Ministro federale della Salute Rudolf Anschober a eventi fino a 1000 spettatori progressivamente a partire da giugno in presenza di misure adeguate, il Direttorio del Festival si dice pronto a esplorare modalità che consentano lo svolgimento degli eventi in già programmati per l’estate. In attesa di ricevere maggiori dettagli in merito ai vincoli necessari per le prove, il Direttorio avverte che modifiche al programma “pre-coronavirus” saranno comunque necessarie sia in termini di eventi che di durata della manifestazione. Maggiori dettagli sul programma alternativo saranno resi noti all’inizio di giugno, dopo l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione del festival il prossimo 25 maggio. “Saremo in grado di mandare un segnale forte sul potere delle arti, specialmente in tempi difficili”, fanno sapere con un certo entusiasmo da Salisburgo.

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