A Ginevra la realtà è aumentata
Presentato il programma del Grand Théâtre per la prossima stagione di opere
“La stagione 2019-20 era piuttosto politica e storica. Questa sarà più metafisica, simbolica, onirica. La fiction all’opera è sempre una realtà aumentata. E non dimentichiamo che ciò che ieri era fantascienza oggi è realtà”, dice Aviel Cahn nell’introdurre la sua seconda stagione alla guida del Grand Théâtre di Ginevra consacrata alla realtà aumentata.
La realtà aumentata entra già in apertura di stagione il 15 settembre con la Turandot di Puccini che avrà le scene di teamLab, collettivo artistico internazionale e interdisciplinare di artisti, programmatori, specialisti di cg animation, ingegneri, matematici e architetti to navigate impegnati in progetti fra arte, scienza, tecnologia e mondo naturale. La direzione è affidata a Antonino Fogliani e protagonisti saranno Ingela Brimberg, Teodor Ilincai e Elena Guseva. Dalla Mozartwoche salisburghese dello scorso gennaio il 4 ottobre arriva la seconda produzione firmata Robert Wilson: il Messiah di Händel nella trascrizione di Mozart con Les Musiciens du Louvre e il Philharmonia Chor Wien diretti da Mark Minkowski e Elena Tsallagova, Elena Rasker, Richard Croft e José Coca Loza nei ruoli solistici.
Il 26 ottobre Rachel Harnisch sarà la protagonista dell’Affare Makropulos nella produzione firmata da Kornél Mundruczó per l’Opera delle Fiandre nel 2016 che a Ginevra avrà la direzione musicale di Tomáš Netopil. A seguire, l’ 11 dicembre il Candide di Bernstein nell’allestimento della Komische Oper di Berlino con la regia di Barrie Kosky e la direzione di Titus Engel. Il nuovo anno si apre il 18 gennaio con il Pelléas et Melisande di Debussy in una produzione realizzata da Damien Jalet e Sidi Larbi Cherkaoui su una concezione di Marina Abramović che firma anche lo spazio scenografico. Sul podio Jonathan Nott dirige un cast con Jacques Imbrailo, Mari Eriksmoen e Leigh Melrose nei ruoli principali. Al debutto nella regia lirica, il 19 febbraio lo svizzero Milo Rau firma il nuovo allestimento de La clemenza di Tito di Mozart con la direzione del barocchista Maxim Emelyanychev e un cast che comprende Bernard Richter, Serena Farnocchia e Anna Goryachova. Il Parsifal di Wagner va in scena dal 30 marzo in un nuovo allestimento firmato da Michael Thalheimer e la direzione di Jonathan Nott con Daniel Brenna protagonista. Segue dal 2 maggio Dido and Aeneas di Henry Purcell con la direzione di Emmanuelle Haïm e l’allestimento curato da Franck Chartier del collettivo teatrale belga Peeping Tom, anche coinvolto nella produzione. Chiusura di stagione il 20 giugno con La traviata affidata alla direzione di Paolo Carignani e alla regia di Karin Henkel con Francesca Dotto e Ekaterina Bakanova protagoniste dei due cast. In programma inoltre l’oratorio Paulus di Mendelssohn-Bartholdy con Choeur du Grand Théâtre de Genève, la Maîtrise du Conservatoire populaire e l’Orchestre de Chambre de Genève diretti da Hervé Niquet (21 gennaio). Per il cartellone dei recital, René Pape (7 ottobre), Matthias Goerne (5 novembre), Pretty Yende (7 maggio), Ludovic Tézier (6 giugno).
Per il programma della danza, il Ballet du Grand Théâtre de Genève in coreografie di Fana Tshabalala in prima assoluta e Sidi Larbi Cherkaoui (dal 21 novembre) e in Le Sacre2 con coreografie di Andonis Foniadakis e Jeroen Verbruggen (dal 26 maggio), e lo spettacolo ospite Drumming con la compagnia Rosas e la coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker (dal 18 marzo).
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