In Germania la musica sollecita risposte alla politica

In due lettere aperte i direttori musicali e i direttori delle sale da concerto chiedono prospettive certe per una ripresa dell’attività e evitare danni irreversibili 

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Konzerthaus Dortmund
La Konzerthaus Dortmund

Fra teatri chiusi e cancellazioni a raffica delle rassegne estive, anche in Germania è alta l’inquietudine nel mondo musicale per la prolungata chiusura degli spazi e soprattutto per la mancanza di attenzione per i problemi del settore da parte della politica. In una lettera aperta al Ministro federale per la Cultura e i Media Monika Grütters, ai Presidenti dei governi degli stati federali e ai Presidenti delle Commissioni incaricate della cultura del Parlamento federale, il Comitato esecutivo della Conferenza dei direttori musicali dei teatri e delle orchestre sollecita direttive per una ripresa graduale dell’attività musicale in Germania nel rispetto delle normative vigenti e le raccomandazioni dell’Istituto Robert Koch, massima autorità sanitaria in materia di malattie infettive in Germania. 

«Non solo i negozi di fai da te, i negozi di mobili e la Lega calcio tedesca meritano una prospettiva chiara e regole chiare per un nuovo inizio».

«Non solo i negozi di fai da te, i negozi di mobili e la Lega calcio tedesca meritano una prospettiva chiara e regole chiare per un nuovo inizio» è scritto. «Siamo consapevoli dei rischi di una ripresa inizio prematura ma crediamo che, se le chiusure si prolungheranno ulteriormente senza una prospettiva temporale su un allentamento dei divieti a condurre prove e spettacoli, la vita musicale tedesca e il nostro paesaggio teatrale unico al mondo subiranno danni irreparabili». 

Nella lettera viene sottolineata la rilevanza economica del settore delle industrie creative ma anche l’indispensabilità della cultura nella società tedesca. «Probabilmente non sarà possibile assistere a spettacoli lirici e concerti per un certo periodo di tempo, ma esistono una varietà di possibilità alternative per gli spettacoli dal vivo anche in tempi di coronavirus, come le esecuzioni operistiche in forma di concerto, gli spettacoli all'aperto o altre forme con formule che rispettano le necessarie regole di distanziamento» prosegue la lettera, «ma per questi e simili soluzioni, sono urgentemente necessarie regole quadro e linee guida chiare e affidabili da parte dei politici e delle autorità sanitarie. Noi direttori musicali e le nostre orchestre sono pronti a mettersi in gioco per trovare nuovi formati creativi, sorprendenti ed entusiasmanti per il nostro pubblico».

La Scala progetta di riaprire a settembre

Di tenore simile anche la lettera aperta a Monika Grütters sottoscritta dalla Conferenza dei direttori delle principali sale da concerto in Germania con i quattro membri associati a Vienna, Zurigo, Amsterdam e Lussemburgo, che sottolineano come l’applicazione delle regole elaborate dai Comuni tedeschi per una riapertura graduale delle varie attività preveda la possibilità di una ripresa dell’attività concertistica in una fase talmente avanzata che i danni soprattutto economici a musicisti, ensemble e dei numerosi dipendenti e fornitori di servizi del settore concertistico potrebbe essere danneggiata in modi «permanenti e irrimediabili». Secondo i direttori delle sale da concerto, «l’obiettivo deve essere quello di consentire a ogni istituzione di sviluppare concetti sulla base di determinate linee guida, che consentano un funzionamento limitato in conformità con la necessità di protezione dall’infezione. Ciò include le specifiche per il controllo della distanza, le misure igieniche, la gestione dell'ingresso e dell'uscita sia sul palcoscenico che nel retropalco, nell’auditorium e nel foyer». 

Anche in questo caso, si sottolinea la rilevanza sistemica del settore della cultura in Germania e si citano le parole del violoncellista Yo-Yo Ma «la cultura è il tavolo dove si negozia la politica e l’economia». 

Nel frattempo il Ministro federale Monika Grütters si è detta determinata a «salvaguardare la diversità del nostro paesaggio musicale unico» e ha deciso un programma di aiuti d’emergenza per orchestre e ensemble indipendenti residenti in Germania che si impegnino a pensare a nuovi format esecutivi compatibili con gli standard di sicurezza imposti dalla pandemia. Il suo Ministero ha messo a disposizione 5,4 milioni di euro fino a fine 2020 per finanziare progetti realizzati in Germania da orchestre e gruppi musicali che non ricevano già fondi pubblici. Il finanziamento prevede fondi fino a 200 mila euro a progetti che non si limitino al solo streaming digitale ma siano aperti a nuovi modi di fruire la musica in sicurezza.

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