Fetonte rinasce al Conservatorio Verdi di Torino

Il 15 novembre per le Serate Musicali

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Il Conservatorio "Verdi" di Torino
Il Conservatorio "Verdi" di Torino

Il testo di Giuseppe Baretti c'è, ma la musica di Giovanni Antonio Giaj non è stata ritrovata: così Fetonte sulle rive del Po, scritto nel 1750 per festeggiare le nozze dell'erede al trono Vittorio Amedeo di Savoia con l'Infanta di Spagna Maria Antonia Ferdinanda di Borbone, rinasce nel 2024 con nuove musiche. Il 15 novembre alle 20,30 Fetonte sulle rive del Po, dodici composizioni moderne per un mito di fondazione antico, viene eseguito al Conservatorio "Verdi" di Torino come concerto inaugurale delle Serate Musicali. Spiegano gli organizzatori: «Nel quadro di Miti di fondazione, un progetto di Terza Missione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, è stata varata una collaborazione con i quattro Conservatorii regionali e con la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Grazie alla disponibilità di direttori, direttrici e docenti è stato possibile affidare a un gruppo di dodici giovani allievi/e dei corsi di composizione la produzione della musica sostitutiva di quella scritta a suo tempo da Giaj. Ogni allievo/a s’è incaricato/a della composizione di uno dei dodici pezzi lirici su versi di Baretti godendo di una libertà creativa condizionata da due sole restrizioni, d’organico (quello offerto dall’Ensemble “Gli Invaghiti”) e di durata (massimo tre minuti per pezzo). In luogo dei recitativi originali, molto diffusi e un poco verbosi, il presente adattamento introduce una decina di testi esplicativi in versi di modello operistico settecentesco affidandone la recitazione alla voce dell’autore». L'ensemble vocale e strumentale "Gli Invaghiti" è diretto da Fabio Furnari, Alberto Rizzuti è la voce recitante.

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