Festival Pianistico di Brescia e Bergamo: dedicato a Čajkovskij

La cinquantacinquesima edizione del festival dal 18 aprile al 16 giugno

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Martha Argerich
Martha Argerich

Il titolo della prossima edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo (18 aprile -16 giugno) sarà “Čajkovskij Mon Amour”. Dopo le monografie dedicate a Beethoven e Mozart, quest'anno saranno dunque Čajkovskij e la Russia a dominare la scena, a partire dalla sera dell'inaugurazione con Romeo e Giulietta, nell’esecuzione dell’Orchestra Filarmonica di Bergen diretta da Edward Garden. A completare il concerto dell’orchestra norvegese - che come la maggior parte dei concerti verrà replicato in entrambe le città del festival – sarà Sibelius con la Sinfonia n. 2 e il Concerto per violino, solista Viktorija Mullova: dunque un secondo motivo conduttore del festival potrebbe essere quello della musica scandinava e baltica, poiché arriveranno anche l’orchestra Filarmonica Reale di Stoccolma e l’Orchestra da Camera Lituana. Oppure un altro tema conduttore potrebbe essere anche quello delle orchestre “reali”, perché oltre a quella di Stoccolma sono in arrivo quella di Londra con Krzysztof Urbansky sul podio e quella scozzese, diretta da Peter Oundjian con la violinista Nicola Benedetti.

Quanto a Čajkovskij e alla sua musica pianistica, ecco Le Stagioni eseguite da Alexander Romanosky, il popolarissimo Concerto n. 1 affidato a un virtuoso del calibro di Mikhail Pletnev accompagnato dalla Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio e la Grande Sonata op. 37 proposta da Dmitry Shishkin. il catalogo pianistico di Čajkovskij è molto più ricco di quanto comunemente si creda, ma molti pezzi si ascoltano raramente, quindi sarà doppiamente interessante sentirne alcuni eseguiti da François-Joël Thiollier, Filippo Gorini, Daniil Trifonov e dal giovanissimo Alexander Malofeev. La lista dei pianisti è veramente lunga: Martha Argerich nel Concerto n. 1 di Beethoven, che è un suo cavallo di battaglia, Kirill Gernstein nel Concerto n. 5 “Imperatore”, Yuja Wang in recital e Grigorij Sokolov, che chiude come meglio non si potrebbe la sfilata di grandi pianisti (il 29 maggio a Bergamo e il 31 a Brescia).

Il 10 giugno  il festival  andrà in trasferta a Milano e presenterà al Teatro degli Arcimboldi Valery Gergiev e la sua Mariinsky Orchestra in musiche di Debussy, Rachmaninov (l’inevitabile Rach 3 con Federico Colli) e Čajkovskij, che chiuderà il festival col suo capolavoro assoluto, la Sinfonia “Patetica”.

A latere del festival si svolgono altre due serie di concerti: “Au clair de la lune”, che si svolge a Brescia in omaggio a Debussy nel centenario della morte, e “Festival e dintorni”, e porta alcuni concerti in provincia di Bergamo. Queste due belle iniziative sono  doppiamente meritevoli perché sono anche uno showcase di alcuni dei migliori pianisti italiani delle ultime generazioni, come Mauro Bertoli, Mariangela Vacatello, Alessandro Taverna, Leonora Armellini, Gloria Campaner, Andrea Bacchetti e Massimiliano Motterle.

Per il programma completo: www.festivalpianistico.it

 

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