Evitato il commissariamento per il Teatro Comunale di Bologna

Comune, Regione e privati uniscono le forze per sostenere il teatro

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Le forze pubbliche e private del territorio si sono impegnate a sostenere economicamente il Teatro Comunale di Bologna in un momento di pericolosa instabilità. La fondazione lirica felsinea era stata penalizzata dal MiBACT con una bassissima valutazione dell’attività del 2015 – nonostante le nuove produzioni, il ricco programma di musica contemporanea e i tre premi Abbiati con cui aveva coronato l’anno – con di fatto la decurtazione di 600mila euro dai fondi del FUS ad esso dedicati. Attualmente il Teatro rischiava di chiudere l’anno in corso con una perdita di esercizio di più di 1,5 milioni di euro e con il commissariamento dietro l’angolo, tuttavia un impegno collettivo ha allontanato quest’ombra: durante la riunione del Consiglio di Indirizzo del teatro dello scorso 26 novembre, le forze del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e dei sostenitori privati si sono accordate per assicurare al Teatro i fondi necessari per chiudere il bilancio in pari. L’azione di salvataggio è da considerarsi ancor più notevole prova di fiducia nella validità della proposta artistica del teatro, dato che i finanziatori hanno accettato l’impegno senza conoscere la reale entità della cifra di ammanco, che non potrà essere superiore ai 1,8 milioni di euro ma che, soggetta a diverse variabili, potrà essere stabilita solo durante il prossimo mese di dicembre. Purtroppo il teatro dovrà continuare con una politica di contenimento dei costi gestionali, compreso quello relativo al costo del personale, per il quale sono ancora in corso le contrastate trattative per il licenziamento e ricollocamento del personale in esubero.

V.A.

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